La Sicilia in prima linea allo sciopero nazionale di domani, 22 dicembre, per protestare contro i contratti scaduti da anni. La rivolta dei lavoratori del terziario, del turismo e dei servizi. Le categorie di Cgil, Cisl e Uil unite: “Inaccettabile fase di stallo delle trattative”. Oltre ai contratti scaduti da anni, lo stallo delle trattative è causato dall’indisponibilità delle associazioni datoriali dei settori commercio, del turismo e dei servizi. Non vogliono riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori incrementi retributivi in linea con l’andamento inflazionistico. La giornata di sciopero indetta dai sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Il tutto nell’ambito del percorso unitario di mobilitazione avviato nei mesi scorsi per il rinnovo dei quattro contratti nazionali di settore. Saranno 5 le piazze italiane in cui, contemporaneamente, ci svolgeranno le manifestazioni di protesta. Figura Palermo e poi Milano, Roma, Napoli e Cagliari.

L’appuntamento di Palermo

Appuntamento, dunque, a Palermo alle 9.30 a piazza Verdi dove si raduneranno le lavoratrici e lavoratori di tutte  le strutture territoriali dei tre sindacati. Da li partirà il corteo guidato dai sindacati siciliani per attraversare via Ruggiero Settimo e via Emerico Amari che sarà percorsa per intero. Si raggiungerà la sede di Confcommercio dove si susseguiranno gli interventi delle delegate e dei delegati. Una scelta non casuale. Filcams, Fisascat e Uiltucs puntano il dito contro le associazioni datoriali. Da una parte di rivendica “la significativa assunzione di responsabilità da parte delle organizzazioni sindacali in ragione delle difficoltà derivanti prima dal covid e poi dalla guerra Russo-Ucraina”. Cosa culminata con la sottoscrizione dei protocolli straordinari del 12 dicembre 2022. Ma secondo la categoria per tutta risposta continuano ad essere negati aumenti salariali, diritti e tutele.

Rivendicate più tutele

“Anche le lavoratrici e lavoratori siciliani – dichiarano Giovanni Dalò, Giusi Sferruzza e Ida Saja delle segreterie regionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs – faranno sentire forte e chiaro il loro dissenso per il mancato rinnovo dei contratti. Saremo uniti anche se virtualmente con le lavoratrici e lavoratori che scenderanno nelle piazze delle altre 4 città d’Italia. Le distanze si annulleranno perché siamo tutti accomunati dallo stesso obiettivo. Rivendichiamo per le addette e addetti dei settori del commercio, dei servizi e del turismo rispetto, maggiori tutele e aumenti dei salari”. “E’ l’ora del rinnovo dei contratti – affermano Dalò, Sferruzza e Saja –  perché solo attraverso i rinnovi potrà riconoscersi il diritto a un salario dignitoso. Ancor più in questo momento storico dove le spinte inflazionistiche mettono fortemente in difficoltà il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori di questi settori.  Chiediamo – continuano –  maggiori tutele e garanzie che devono passare anche da orari di lavoro che permettano di conciliare lavoro e famiglia”.

Secondo i sindacati oltre 7 milioni in Italia, decine di migliaia coloro che in Sicilia operano nei settori i cui contratti di lavoro sono scaduti da anni. “Per questa ragione – concludono Dalò, Sferruzza e Saja – lanciamo un appello anche ai consumatori affinché il 22 dicembre si uniscano a noi. Per esprimere solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e lavoratori per la situazione inaccettabile che si è venuta a creare”.

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