Gli agenti di Palermo del Sindacato Autonomo di Polizia di Palermo, oggi hanno fatto lo sciopero della mensa quale forma di protesta simbolica per manifestare la propria vicinanza, solidarietà e condivisione con il Segretario Generale del Sap Gianni Tonelli che da 36 giorni fa lo sciopero della fame. La protesta del leader sindacale per mettere in luce le carenze del comparto sicurezza.
“Un dirigente sindacale di Roma – si legge nella nota del sindacato – è stato sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci, giubbotti anti proiettile prossimi alla scadenza ed armamenti vecchi di 40 anni non idonei agli attuali servizi di Polizia. Si tratta di un padre di famiglia con una bimba di 6 anni messo a metà stipendio per aver denunciato la verità. Un atteggiamento intimidatorio che mina quelli che sono gli elementi alla base dell’attività sindacale e della libertà di pensiero e dissenso”.
Le stesse situazioni si denunciano anche nel capoluogo siciliano. “Anche a Palermo denunciamo con coraggio, che ci sono giubbotti antiproiettile in uso già scaduti, autovetture di servizio logore con più di duecentomila chilometri, vestiario insufficiente e inappropriato, personale sempre più vecchio con una media che rasenta i 50 anni, pulizie degli Uffici e delle caserme pressoché inesistenti e lezioni di aggiornamento professionale non all’altezza del periodo storico di allarme che stiamo vivendo.
Si parla tanto di terrorismo e mancano munizioni per allenarsi in poligono. Non si riescono a organizzare più di 8 volanti per turno e il Dipartimento continua a non inviare nuovi uomini nonostante gli allarmi lanciati per sopperire alle crescenti questioni di ordirne pubblico legati al disagio sociale della città di Palermo, per non dimenticare le continue indagini per contrastare i fenomeni di mafia o di criminalità diffusa.
Tutto ciò è inaccettabile. Si continua a voler dare un’immagine di una polizia moderna, al passo con i tempi, quando invece spesso si sopperisce alle mancanze con iniziative personali poiché mancano fondi anche per le necessità più banali”.
Il Sap di Palermo non ci sta e si schiera apertamente al fianco del suo Segretario Generale affinché le istituzioni diano un’inversione di tendenza comprendendo i reali motivi che lo spingono allo sciopero della fame mettendo a serio rischio la sua salute, tutto per tutelare i poliziotti che rappresenta, quasi ventimila uomini e donne in divisa che non lo lasceranno mai solo. La verità e giustizia prevarranno sulle logiche politiche e di potere. Per tutti questi motivi ci stiamo appellando al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inviandogli anche da questa provincia numerose cartoline perché intervenga al più presto.
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