Domani a livello nazionale è stato indetto uno sciopero nazionale del trasporto pubblico. Mentre venerdì saranno i lavoratori del trasporto aereo a incrociare le braccia.

L’iniziativa è di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti  regionali. Presidi di lavoratori si  svolgeranno nei giorni della protesta davanti alle Prefetture  dell’Isola. In una nota, i sindacati rilevano “le problematiche che  rendono meno competitivo il sistema trasporti italiano nello scenario  internazionale” con “criticità che stanno determinando una perdita di  efficienza del sistema produttivo italiano e mettendo a rischio molti  posti di lavoro”. Filt, Fit e Uil trasporti rilevano che in un contesto  così critico, “si registra una sempre più marcata distanza tra Nord e  Sud”.

“Senza scelte coerenti in materia di trasporti e di  infrastrutture- scrivono i sindacati in una nota- e soprattutto senza la  creazione di regole per il corretto funzionamento della mobilità di  persone e merci, non sarà possibile rendere strutturale nel Paese l’ aumento della produttività, della capacità competitiva a vantaggio di  nuova occupazione stabile, della qualità”. Con lo slogan” Rimettiamo in
movimento il Paese”, “ scrivono ancora, si vuole sensibilizzare il  Governo nazionale, le istituzioni, le autorità, gli stakeholders e i  cittadini, sulla necessità “di attuare scelte ed indirizzi per favorire  la realizzazione di infrastrutture e grandi opere,garantire processi  gestionali corretti e produttivi, il rispetto dei piani di investimento,  degli standard di sicurezza e del diritto inalienabile alla mobilità di  cittadini e merci, di orientare le politiche industriali delle grandi  imprese pubbliche del settore, favorire lo sviluppo del trasporto  multimodale, contrastare il dumping contrattuale, l’illegalità,
l’evasione fiscale e il lavoro nero. I sindacati rilevano al proposito  anche la “latitanza del governo regionale”. Al quale tornano a  sollecitare la riforma del trasporto pubblico locale, la riforma del Cas
(Consorzio Autostrade Siciliane), la riorganizzazione del sistema  aereoportuale regionale.

“È necessaria la creazione di due grandi hub-  sostengono- individuati in Palermo e Catania, unici poli in grado di  superare le criticità che attengono alla gestione degli aeroporti  minori, di dare una decisiva spinta propulsiva allo sviluppo  aeroportuale dell’Isola con una notevole potenzialità di crescita in  termini di utenti,e di garantire un’adeguata offerta di voli operati”. I  sindacati chiedono anche la regolamentazione del sistema della  cosiddetta “autoproduzione” (ovvero l’insieme delleoperazioni portuali  di rizzaggio e derizzaggio), l’attuazione di una politica
infrastrutturale per il trasporto ferroviario che colmi il gap  strutturale esistente ed efficienti i servizi e le percorrenze. la  riorganizzazione dell’Anas in Sicilia, il miglioramento del trasporto
marittimo con la garanzia della continuità territoriale e il  potenziamento dei collegamenti con le Isole minori.

L’Amat, la società di trasporto pubblico di Palermo, informa che domani dalle 9 alle 13, per lo sciopero nazionale di 4 ore dei trasporti – che vede l’adesione delle sigle sindacali provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uitrasporti-Uil – potrebbero verificarsi disagi al servizio, con ritardi o soppressioni di corse bus e tram.