In seguito alle polemiche politiche derivate dagli ultimi sviluppi dell’emergenza salme al cimitero dei Rotoli, è stato convocato un consiglio comunale d’urgenza. La seduta è stata fissata per lunedì 23 agosto alle ore 10.00.
Un momento di confronto nel quale è stato chiamato a partecipare anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che dovrà affrontare in un duro dibattito tutte i gruppi d’opposizione alla sua Giunta. Avversari ormai in maggioranza dopo l’uscita di Italia Viva dalla maggioranza a sostegno del primo cittadino, e per questo fra i movimenti più osteggiati dal sindaco.
Il commento del presidente Salvatore Orlando
Una seduta annunciata dal presidente di Sala delle Lapidi Salvatore Orlando. “Il Consiglio comunale di Palermo ha seguito sin dalle prime ore la crisi cimiteriale che investe la nostra città ormai proiettata purtroppo nel dibattito politico nazionale. Per mesi abbiamo audito il sindaco e i dirigenti impegnati nella risoluzione della crisi. Ciò con risultati che sono evidenti a tutti”.
“La gravità della vicenda – continua Orlando – non può essere dibattuta solo sui quotidiani o sui social. Ma nell’unica sede deputata, cioè l’aula consiliare di Palazzo delle Aquile. Per questo motivo ho convocato un consiglio straordinario. Invitando il Sindaco ad essere presente per lunedì 23 Agosto alle ore 10. Questo per fare il punto dell’emergenza“.
La replica dei gruppi a sostegno del sindaco
In risposta a quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Comunale, si sono espressi i capigruppo del PD (Rosario Arcoleo), di Sinistra Comune (Barbara Evola) e di Avanti Insieme (Valentina Chinnici). I consiglieri, di segno coerente con quello del sindaco, si schierano apertamente in sua difesa. “L’emergenza cimiteri è troppo delicata e seria perché possa essere utilizzata per animare il conflitto politico. Soprattutto da parte di quelle forze che hanno gestito malissimo la fase iniziale dell’emergenza“.
“La convocazione improvvisa per lunedì – continuano -, da parte del presidente del Consiglio comunale, di una seduta di dibattito rischia ancora una volta di far diventare l’aula una vetrina di polemiche, processi e invettive che prevalgono sull’interesse di individuare percorsi concreti. Non è più il momento di dibattiti sterili. Come chiediamo da mesi, occorre affrontare subito in aula le delibere all’odg del consiglio. A partire dal piano triennale delle opere pubbliche, che possono dare un contributo concreto all’uscita dall’emergenza“.
L’attacco del primo cittadino
Una convocazione resasi necessaria anche in virtù delle parole al vetriolo emesse dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Il primo cittadino si è scagliato contro le opposizioni, in particolare contro il gruppo di Italia Viva. “Dopo l’uscita dalla maggioranza della componente renziana, il Consiglio comunale avrebbe dovuto approvare già l’anno scorso il piano triennale delle opere pubbliche“.
“Un piano che, dopo dieci mesi, non ha ancora approvato, impedendo così di realizzare opere già progettate per oltre 500 milioni. In particolare, di riattivare il forno crematorio e di realizzare un campo di inumazione per il quale l’Amministrazione comunale ha già acquisito progetti e risorse necessarie per intervenire“. Sull’atto era ritornata anche l’assessore Maria Prestigiacomo, che aveva scritto una lettera alle principali autorità cittadine per chiederne l’applicazione.
“Per questo di fronte all’inaccettabile comportamento di questa nuova maggioranza, mi sono assunto ogni responsabilità. – ha aggiunto – Ho anche disposto l’immediata attivazione di una convenzione con il cimitero di Sant’Orsola. Ciò per utilizzare gli oltre mille loculi a disposizione“.
“Spero di dare una risposta al dolore dei familiari, ai diritti dei cittadini e un richiamo ad un Consiglio comunale che, con l’attuale maggioranza, è inadeguato rispetto all’emergenza che stiamo vivendo. I poteri di ordinanza esistono anche per supplire alle inadempienze di organi dell’amministrazione comunale. E questo ho fatto“, conclude Leoluca Orlando.
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