Non accenna a fermarsi la polemica sui tagli all’ospedale Giglio di Cefalù. “Non posso che condividere l’assessore alla salute Baldo Gucciardi quando afferma che quello che stanno costruendo con la rete ospedaliera siciliana è nell’interesse dei cittadini. Ma mi chiedo nei fatti: qual è l’interesse dei cittadini a vedere chiuso un ospedale che funziona ai massimi livelli come Cefalù. Qualcosa ci sfugge”. Lo dice la senatrice Simona Vicari.

“Conosciamo bene – prosegue Vicari – le regole tecniche dettate dal Ministero della Salute e per tale ragione facciamo nostre le motivazioni mosse dai vertici dell’ospedale di Cefalù. L’invito è ancora una volta a valutare la qualità dei servizi offerti e con dati alla mano a riclassificare Cefalù come ospedale di 1 livello. Un paradosso è infine – evidenzia la senatrice – è assistere da un lato al finanziamento, con i fondi ex art. 20 , per quasi 4 milioni euro, all’ampliamento di 9 posti letto di terapia intensiva, che saranno consegnati a marzo, e dell’altro vederli tagliati ancor prima che entrano in funzione. Credo che non sia un buon esempio di gestione delle risorse pubbliche”.