Tutto pronto per la contestazione di rito al Premier nel capoluogo isolano. Palermo si è svegliata con centinaia di striscioni e scritte sui muri sparsi in tutti quartieri della città ove si leggono chiari messaggi quali “Cacciamo Renzi” e “ Il 4 dicembre vota no per cacciare Renzi”.

Per gli organizzatori della contestazione è inaccettabile ‘l’ennesima passerella di Renzi in Sicilia che lo vedrà proprio oggi in visita ai Cantiere Navali di Palermo’.

“Se ufficialmente il motivo della sua nuova venuta riguarda la ormai pluridecennale questione delle infrastrutture   necessarie al potenziamento dello stabilimento Fincantieri di Palermo – si legge in una nota – la vicinissima data del referendum sulla riforma costituzionale rende palesi le reali motivazioni della sua presenza, ovvero fare incetta di voti per il Si. Riecco, infatti e non a caso, il Presidente in Sicilia per la terza volta in due mesi e riecco le puntuali manifestazioni di dissenso rispetto alla sua politica e alle sue tournee che esprimono una assoluta e evidente strumentalità a fini elettorali”.

“Fino a qualche tempo fa il governo godeva di un sostanziale credito presso la popolazione basato sulla giovane età del premier – continua il documento – sugli annunci di innovazione e cambiamento e sulle promesse di uscita dalla crisi. Dopo ormai due anni, invece, l’assenza di crescita economica, l’aumento dei licenziamenti e un sostanziale immobilismo delle politiche riformatrici del governo, che rimangono di fatto solo sulla carta, rendono immediate le contestazioni dei cittadini. La rabbia aumenta quandunque al danno si unisce la beffa, quandunque il premier palesa la sua presenza e vicinanza alla popolazione solo per perseguire le finalità relative alla campagna referendaria e quindi ai suoi interessi politici. Ma questo gioco la gente lo ha ormai ben compreso e non vi è passerella del premier che non attiri il disaccordo della gente e si traduca in una contestazione la quale a sua volta viene sistematicamente repressa per sedare ogni possibile accenno di contraddizione alla Governance”.

Solo il mese scorso sempre a Palermo gli studenti sono stati al centro di scontri con la polizia ed hanno denunciato di essere stati caricati nel corso di una manifestazione contro quella che definiscono ‘la sua inutile comparsata’.

Questa mattina, in alcuni punti della città, le scritte venivano solertemente cancellate. Cancellate proprio quelle davanti lo stabilimento Fincantieri di via dei Cantieri, dove renzi è atteso alle ore 14.30. “Atto di cancellazione – denunciano glia utori delle scritte – realizzato con l’utilizzo di fondi pubblici. Un gesto che manifesta la volontà dell’amministrazione locale, quale riflesso di quella nazionale, di censurare il pensiero critico della popolazione, di tappare la bocca ai cittadini che osano dissentire rispetto alle proprie condizioni di vita e alle visite strumentali e di facciata del premier. Come espresso negli striscioni che dalle prime ore della mattinata troneggiano nei muri della città, votare no al Referendum significa dire no a Renzi, al governo della crisi, dell’austerity e dei banchieri. Questo No, che ha in Renzi il suo nemico principale con tutto ciò che egli rappresenta, non esita dunque a manifestarsi chiaramente con tutte le modalità possibili ogni qualvolta se ne presenta l’occasione e la necessità. La gente è chiaramente stufa di esser raggirata da una casta politica per nulla interessata a migliorare le sue condizioni di vita e al tempo stesso di esser presa in considerazione e sfruttata solo qualora giunge il momento di andare alle urne”.