“Oggi a Brancaccio studenti e studentesse ci hanno mostrato i risultati dei laboratori di lettura, musica e sport che hanno svolto durante il periodo estivo grazie al programma del Miur ‘Scuola al Centro’. Un programma di contrasto alla dispersione scolastica e di inclusione sociale che ha stanziato nella prima fase 10 milioni per le città di Palermo, Napoli, Roma e Milano. E che nella seconda fase, appena partita, viene esteso a 6.000 scuole italiane grazie a risorse per 240 milioni di euro. Ecco, credo che abbiamo ricordato Padre Pino Puglisi nel modo che a lui sarebbe piaciuto di più: con giovani felici dei propri obiettivi, lontani dalla strada e sicuri da situazioni di disagio. Protagonisti del proprio presente. Sono orgoglioso: la nostra scuola ha fatto tesoro della sua eredità morale”. Così il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone in occasione della visita al Centro polivalente sportivo “Padre Massimiliano Kolbe e Padre Pino Puglisi”, dove si è svolta la giornata conclusiva del progetto “Sport, musica e parole…ancora insieme a scuola”.
Il progetto è stato finanziato grazie a risorse messe in campo dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per tenere le scuole aperte durante l’estate e in orario extrascolastico e farne centri di aggregazione per i territori.
“Quella di oggi a Brancaccio – aggiunge – è stata definita la ‘giornata conclusiva’ del progetto che come Miur abbiamo sostenuto. Ma la cosa bella è che non è così. Grazie a un ulteriore stanziamento di 240 milioni di euro 6.000 scuole italiane potranno progettare le proprie iniziative anche nel pomeriggio o nel week-end (avendo a disposizione fino a 40.000 euro per istituto). Alla prima fase hanno aderito circa 70 scuole soprattutto della periferia palermitana grazie a un fondo di 1 milione e mezzo di euro. Adesso tutte le scuole siciliane potranno candidare i propri progetti e così rispondere alla loro naturale vocazione: essere non solo luoghi di formazione ed educazione, ma soprattutto presidi nei territori, spazi che aprono al futuro, centri di sperimentazione e contaminazione produttiva con la comunità”.
“Scuola al centro” è soltanto una delle azioni che il governo nazionale sta mettendo in campo per potenziare le attività degli istituti siciliani e la loro natura di centri aperti nei territori. “Sono tante le risorse dei fondi Pon – comunica Faraone – che abbiamo stanziato per l’isola per il settennio 2014/2020. Si tratta di più di 674 milioni con i quali continueremo a contrastare la dispersione scolastica, a lavorare per i Cpia e per le scuole in ospedale o in carcere e a creare ambienti di lavoro digitali, sicuri e decorosi. Tra i fondi già impegnati ci sono– solo per fare qualche esempio – quasi 10 milioni e mezzo per i collegamenti internet veloci delle nostre scuole (per uno stanziamento complessivo di 88 milioni), oltre 16 milioni per gli ambienti digitali, quasi 10 milioni per le scuole in ospedale”.
Il sottosegretario ha inaugurato nella mattina di oggi la scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Skanderbeg” di Piana degli Albanesi, edificio ristrutturato grazie a fondi governativi pari a 750.000 euro. (GUARDA LA VIDEO INTERVISTA REALIZZATA A PIANA DEGLI ALBANESI)
“Sull’edilizia scolastica siciliana stiamo investendo in maniera corposa, in linea con quanto si sta facendo nel resto del Paese. Le cifre parlano chiaro: 204 milioni per interventi di messa in sicurezza, ristrutturazioni, efficientamento energetico. Per intenderci si tratta di interventi per rendere le scuole siciliane sicure – quasi 70 milioni di investimento – o adeguarle dal punto di vista antisismico, delle verifiche dei solai alle quali abbiamo destinato oltre 2,7 milioni di euro o ancora la programmazione nazionale finanziata grazie ai mutui bei che consente di intervenire sul patrimonio edilizio della regione con altri 83 milioni di euro circa. E abbiamo deciso di impegnarci, inoltre, anche sul fronte della cura dell’infanzia, un nodo fondamentale per la nostra isola: con la delega sullo 0/6 prevista dalla legge 107/2015, che stiamo elaborando in questi giorni, daremo finalmente risposte e opportunità alle famiglie e costruiremo per i bambini spazi di crescita e formazione adeguati”.
“L’inaugurazione di stamattina conferma la volontà di questo governo di non lasciare indietro nessuno e di costruire una ‘scuola diffusa’ che intercetti le esigenze dei territori e includa, sia aperta alla società. Sappiamo che quello che stiamo proponendo è un cambiamento culturale radicale, ma le risposte che ci sono arrivate finora – conclude – ci dicono che è esattamente quello che tutti vogliamo”.
Commenta con Facebook