Sono partite questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, le operazioni di demolizione dell’incompiuta scuola materna a tre sezioni di Camporeale, in provincia di Palermo. L’intervento rientra in un più ampio piano di demolizioni voluto dal governo Musumeci che, nell’ottobre scorso, ha stanziato oltre tre milioni di euro per interventi di rigenerazione urbana.

Cancellato emblema di degrado

Presenti il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico Salvo Lizzio accompagnato dai tecnici del Genio civile, il sindaco Luigi Cino e i componenti dell’amministrazione comunale, il deputato regionale Mario Caputo. “Cancelliamo un emblema di degrado quasi cinquantennale per questo Comune – dichiara l’assessore Falcone – in ossequio alla linea programmatica adottata in questi anni: dove possibile, le incompiute si completano, altrimenti si buttano giù. L’abbattimento della scuola di Camporeale diventa così segno tangibile del cambiamento di rotta che abbiamo inaugurato: alla demolizione, seguirà anche il risanamento della ferita urbanistica attraverso un intervento di riqualificazione dell’area a cui stiamo già lavorando”.

Fondi per 330mila euro

L’intervento di demolizione della scuola incompiuta di Camporeale è stato appaltato dall’ufficio del Genio civile di Palermo grazie a un finanziamento di circa 330 mila euro dell’assessorato alle Infrastrutture, a valere sui fondi Fsc 2014-2020. La ditta Edile V.N.A. Società Cooperativa avrà a disposizione circa due mesi di tempo per concludere le operazioni di demolizione.

I fondi per i Comuni

Per promuovere ulteriormente il processo di riqualificazione dell’edilizia scolastica siciliana intervengono 67 milioni dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e 20 milioni messi a disposizione dalla Regione Siciliana. L’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale ha, infatti, chiesto al ministero dell’Istruzione di finanziare, con 67 milioni di euro dei fondi del Pnrr destinati alla Sicilia, 27 progetti di ristrutturazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici, individuati tramite scorrimento della graduatoria del “Piano triennale dell’edilizia scolastica 2018-2020”.

Il piano della Regione per l’edilizia scolastica

In particolare, saranno finanziati nove interventi in provincia di Messina, quattro nel Nisseno, sette a Catania, tre a Palermo e tre ad Agrigento e uno in provincia di Enna. In aggiunta, la Regione Siciliana finanzia, con ulteriori 20 milioni di euro, la realizzazione d’indagini geognostiche per misurare il coefficiente di vulnerabilità sismica di oltre mille plessi scolastici, sui quali, sulla base dei risultati ottenuti, potranno essere realizzati eventuali interventi di consolidamento.

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