• La scuola riparte in presenza fino al 75% in tutta Italia da lunedì
  • La Sicilia fa eccezione, alunni delle superiori restano in dad per tutto il mese
  • Nell’isola incerta la ripartenza di elementari e medie da lunedì 18 gennaio

Riapertura della didattica in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% per gli istituti superiori. Didattica in presenza al 100% per infanzia elementari e medie. E’ quanto stabilisce, dal 18 gennaio ovvero da lunedì, il nuovo dpcm nazionale. Vale per tutti ma non per i siciliani.

E’ caos fra studenti e famiglie che non capiscono ‘più cosa devono fare, quando cambiano e come le regole, cosa si applica e cosa no. La Sicilia fa caso a se non solo perchè sarà zona rossa con o senza il decreto di Roma, visto che Musumeci è pronto a dichiararla lui se Speranza non lo farà. C’è già in vigore una ordinanza che dispone il proseguimento della didattica a distanza alle superiori fino a fine mese a prescindere da cosa dice il Dpcm nazionale. Si tratta di una misura più restrittiva e dunque la Regione può metterla in atto.

Dunque per le superiori la situazione è chiara, tutti a casa in dad fino a fine mese. Ma è fra elementari e medie che la confusione regna sovrana. In Italia la didattica è rimata in presenza in questi giorni, in Sicilia, invece, le lezioni non sono ripartite se non a distanza. Ma dovrebbero ripartire lunedì. Solo che neanche questo è certo.

Ieri sono state avviate le operazioni di screening per alunni e docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado in vista del possibile ritorno a scuola proprio di lunedì, 18 gennaio. E già la Regione nella sua comunicazione parla di ‘possibile’ non di certo.

L’ordinanza del presidente della Regione Siciliana (n. 5 dell’8 gennaio) che viene applicata ha l’obiettivo di monitorare l’andamento della diffusione del contagio da Covid19 e, in base alle risultanze, valutare l’opportunità di ripristinare la didattica in presenza.

Fino al 17 gennaio (che poi sarebbe domenica), i direttori delle Asp provinciali, in accordo con i sindaci dei Comuni, individueranno le sedi opportune in cui eseguire i tamponi. In particolare, nei drive saranno previsti dei percorsi preferenziali per alunni e docenti. I risultati del monitoraggio saranno poi trasmessi al Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico.

“Esprimo soddisfazione – sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Roberto Lagalla – per l’alto livello di collaborazione con l’assessorato alla Salute, che consente una speciale attenzione verso i temi della sorveglianza sanitaria del personale scolastico e degli studenti, anche in vista della ripresa della didattica in presenza appena passata la fase critica della pandemia”.

Ma c’è un grande tema. Test fino a domenica e poi trasmissione dei dati che non potranno mai essere disponibili prima della riapertura prevista per lunedì 18 gennaio

“L’attività di monitoraggio sull’andamento della diffusione da Covid19 è certamente una delle azioni più efficaci per individuare precocemente ed isolare eventuali casi di contagio, tutelando la salute e la sicurezza di tutti i cittadini – commentano dall’Anci Sicili – riteniamo però che, per avviare una macchina organizzativa efficiente e per realizzare un servizio di screening efficace, sia necessario un maggiore coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e dei comuni” sostiene Leoluca Orlando, presidente dei sindaci dell’Isola.

“L’intervento di monitoraggio, che consideriamo indispensabile per una ripresa delle attività scolastiche in sicurezza, se pianificato adeguatamente e in tempi meno risicati, avrebbe permesso certamente ai sindaci di individuare i luoghi più idonei ad un accesso veicolare agevole e in piena sicurezza e ai dirigenti scolastici di fornire il supporto necessario alla buona riuscita della campagna di screening”.

“Riteniamo, infine – conclude il presidente Orlando – che la condivisione dei dati e degli esiti del monitoraggio tra le ASP, le istituzioni scolastiche e i comuni possa contribuire notevolmente a rendere il monitoraggio più efficace nell’interesse di personale scolastico studenti e famiglie”.

Una situazione che lascia intravedere due strade entrambe incerte e non sciure: da un lato una falsa partenza senza sicurezza da lunedì dall’latro un nuovo rinvio della didattica in presenza che però ancora non arriva

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