Un tavolo tecnico e il confronto con il Miur per risolvere il problema dei docenti siciliani precari assunti con la legge 107/15. Lo chiede l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Carmencita Mangano.
“I docenti – dice l’assessore Mangano – che si sono riuniti in un comitato, lamentano di essere stati penalizzati durante il processo di stabilizzazione. In particolare contestano il trasferimento forzato nelle cattedre del nord Italia sotto il ricatto di perdere la possibilità di un contratto a tempo indeterminato. Con il risultato che molte famiglie sono state smembrate pur di accettare il posto fisso”.
L’assessore Mangano ha poi accolto le critiche dei docenti precari che ritengono errata la valutazione stabilita attraverso un algoritmo “che non ha tenuto in considerazione i punteggi maturati durante il periodo di precariato e segnati nella graduatoria ad esaurimento”.
“Per questo motivo – continua l’assessore Mangano – riteniamo indispensabile che, al più presto si ascoltino le ragioni di questi docenti ai quali non è stata nemmeno concessa l’assegnazione provvisoria che avrebbe almeno limitato i danni temporaneamente, in attesa di una soluzione”.
Il comitato “NonsisvuotailSud” ha anche presentato un piano per far rientrare in Sicilia i professori in servizio al Nord. “Al di là della singola proposta – ha concluso l’assessore Mangano – il Governo regionale, quello in scadenza o il prossimo, deve porre il problema al centro dell’attenzione, per riportare a casa questi lavoratori che si definiscono esiliati”.
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