“I fatti ci dicono che è urgente introdurre nelle scuole l’insegnamento della storia dell’impegno antimafia, per dare agli studenti modelli di vita positivi, come quelli di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e altri, anche viventi, al fine di costruire insieme una società più sana, più giusta e solidale”.

E’ quanto sostiene in una nota, la deputata M5s Chiara Di Benedetto, capogruppo in commissione Istruzione, che annuncia l’inizio da Sciacca (Ag), il prossimo sabato 30 settembre alle ore 17 nella sala comunale Blasco, del suo tour mirato #Scuolavincemafia, che proseguirà a Trapani, Palermo e in altre città italiane. Oltre a Di Benedetto, all’appuntamento di Sciacca parteciperanno come relatori il testimone di giustizia Ignazio Cutrò e l’attivista antimafia Nico Miraglia, presidente dell’associazione Accursio Miraglia, sindacalista ucciso dalla mafia il 4 gennaio del 1947. Sarà moderato dal giornalista Massimo D’Antoni il previsto dibattito, a Sciacca, sull’ufficializzazione dell’insegnamento della storia dell’impegno antimafia, proposto da Di Benedetto con un disegno di legge già presentato alla Camera e accolto favorevolmente anche dalla presidente Laura Boldrini. Di Benedetto precisa che la partecipazione all’iniziativa di Sciacca è rivolta a tutti, in modo particolare agli studenti, ai loro familiari, ai docenti, ai dirigenti della scuola, alla società civile e a tutte le agenzie di formazione.

La parlamentare 5stelle ricorda, in proposito, una frase di Accursio Miraglia, per cui la “forza dell’uomo civile è la legge, la forza del bruto e del mafioso è la violenza fisica e morale”. Secondo Di Benedetto, “sulla lotta alla mafia, anzitutto culturale, non possono né devono esserci divisioni”.