“Il Comune di Palermo paga 40.000 euro all’anno (soldi pubblici) per occupare una “scuola” che non occupa da 5 anni. Ben 200.000 euro pubblici regalati a privati. I bambini non hanno aule e il Comune continua a fare buchi su bilanci sempre più compromessi”. È l’amara denuncia della consigliera del gruppo Oso, Giulia Argiroffi, che ieri, in II Commissione Urbanistica ha scoperto quello che ha definito un presunto sperpero di denaro pubblico a Palermo.

Una seduta infuocata

Ad aprire la seduta “infuocata” di ieri in II Commissione Urbanistica, il presidente Mimmo Russo, che ha chiesto lumi alla dirigente comunale del Servizio Patrimonio, Daniela Rimedio, la quale – nell’imbarazzo generale – ha ammesso che il Comune ha pagato questi 39mila euro l’anno (in tutto 200 mila circa) perché il contratto è scaduto, vecchio di più di trent’anni, e la scuola che è situata al 1° piano va pagata insieme ai 13mila euro per la scuola materna del piano terra.

“E il 1° piano non ha un ingresso autonomo”, precisa. Qualcuno sui social fa notare: “Ma non è obbligatorio avere in tutte le scuole l’uscita di emergenza e quindi una scala esterna? Mi sembra che sia illegale quell’edificio e quindi quel pagamento da parte del comune”. Anche se non si tratta di un affitto, ma di una indennità di occupazione.

Insomma, attacca Argiroffi, “si sono buttati 200mila euro per sole 6 aule, dato che al primo piano la scuola non c’è. Paghiamo 53.000 euro l’anno, ma di questo 40,000 per un piano che non usiamo. Com’è che non avete trovate altre aule per non pagare questi fitti passivi?”, incalzava.

L’ammissione

Dopo un lungo tiro e molla, alla fine è arrivata l’ ammissione. “Evidentemente non siamo riusciti a trovare altre soluzioni. Non so perché non si sono trovate, io non c’ero e non ho trovato niente agli atti. Ho trovato una situazione pazzesca”, ha risposto Rimedio, tra lo stupore generale. Perfino l’assessore Toni Sala, presente in videoconferenza alla seduta, ha allargato le braccia dicendo di non conoscere il caso specifico.

Si tratta della scuola elementare “Cavallari” che doveva sorgere al 1° piano di un edificio sito in via Regina Maria di Sicilia n. 7. Al piano terra invece ci sarebbero solo 6 aule della materna.

Argiroffi e Russo inferociti con la Giunta Orlando

“L’abbiamo scoperto studiando le tante proposte di soluzione per i bambini della Franchetti, così lontani dall’interesse di questa brutta amministrazione. Il Comune ha 16.000 immobili e paga affitti a privati: ogni anno, su 8 milioni di euro di affitti, 4 milioni sono per le scuole“, he sottolineato Giulia Argiroffi.

Nel frattempo sul web c’è chi invoca l’intervento della magistratura, della Corte dei Conti, per verificare se si tratti di un danno erariale. Altri chiedono di presentare un esposto in Procura.

L’eventuale valutazione sulla paventata eventualità di danno erariale spetterà alla Corte dei Conti. Resta il fatto politico che un simile impiego di risorse in un  comune con i conti già in rosso sia foriero di polemiche. Comune, quello di Palermo che – lo ricordiamo – è in pre-dissesto e con il sindaco indagato insieme ad altri 23 dirigenti ed ex assessori per il reato di presunto falso in bilancio anche se quell’indagine è attinente altre vicende comunali.

Contro il presunto spreco

“La questione affitti unità ad una inesistente pianificazione di impianti scolastici interamente pubblici è una delle anomalie più grandi di una amministrazione comunale che ha tanto da giustificare ai contribuenti Palermitani. Il Comune – scrive Filippo Occhipinti – ha un patrimonio sterminato che non conosce nemmeno. Come si può accettare che per Salvare il Sindaco e la giunta, ci aumenteranno l’addizionale IRPEF quasi del doppio. Il dissesto é il solo modo perché i responsabili di un tale disastro vengano chiamati in causa, patrimonialmente e politicamente non potendo ricoprire più alcun incarico”.

 

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