“Il piano di dimensionamento varato dalla Regione che coinvolge le scuole di Partinico e Borgetto è sbagliato, tanto nei modi quanto nei tempi. E’ stato approvato senza il coinvolgimento delle parti sociali e di tutti i soggetti facenti parte della comunità scolastica e, in spregio delle norme di legge, saltando tutti i passaggi istituzionali. La proposta delle due amministrazioni comunali non è mai stata discussa in nessuno dei tavoli tecnici ed istituzionali propedeutici alla stesura dello stesso piano e mai l’assessore regionale Bruno Marziano aveva manifestato la volontà di procedere in tal senso”.

Ad affermarlo sono Vito Cassata segretario della Cisl Scuola Palermo Trapani e Pietro Galati segretario zonale della Cisl Partinico, che hanno partecipato ad una affollata assemblea sindacale e cittadina organizzata dal sindacato, che si è svolta al liceo scientifico Savarino di Partinico.

Un piano – lamenta il sindacato – che arriva addirittura oltre il termine finale previsto per le iscrizioni degli alunni, creando scompiglio nelle famiglie che, nella scelta delle istituzioni scolastiche per i figli, avevano certamente valutato l’offerta formativa delle scuole del territorio secondo un certo assetto e che adesso, a bocce ferme, si trovano una rete scolastica e quindi un’offerta didattica totalmente stravolta da questo piano calato dall’alto”.

Con il piano vengono soppresse due direzioni didattiche e vengono creati cinque istituti comprensivi , di cui quattro a Partinico e uno a Borgetto, rispetto alla situazione precedente che prevedeva due direzioni didattiche e tre istituti comprensivi a Partinico, uno dei quali si trovava nel territorio fra i due paesi del palermitano.

“L’assemblea è servita a fare chiarezza alle tante notizie non veritiere fatte circolare diffuse, durante la conferenza stampa di presentazione del piano, da esponenti dell’amministrazione comunale e da addetti ai lavori. Abbiamo tranquillizzato tutto il personale rispetto alle allarmanti e infondate previsioni di ‘perdita di 6 posti di collaboratore scolastico e di diversi docenti’ e di ‘salvaguardia dei livelli occupazionali’.

La questione infatti non era nemmeno in discussione – spiegano Cassata a Galati – perché l’eventuale perdita della titolarità in una scuola non significa certamente perdita dello stesso posto, e la determinazione degli organici è strettamente legata alla consistenza della popolazione scolastica, a prescindere dalla dislocazione della stessa. Questo era già cosi, nessuno ha salvato posti che non erano a rischio”.

La Cisl Scuola fa sapere il sindacato “aveva chiaramente condiviso la necessità di rivedere l’assetto della rete scolastica di Partinico e Borgetto ma aveva auspicato un coinvolgimento più ampio di tutte le parti sociali, dell’intera popolazione a partire dagli organi collegiali delle stesse scuole e certamente con tempi più lunghi vista la portata del cambiamento”.

Francesca Bellia segretario regionale Cisl Scuola Sicilia conclude “nel confronto che abbiamo avuto con l’assessore Bruno Marziano abbiamo partecipato e contribuito con lealtà e cooperazione. Ci saremmo aspettati altrettanto dell’assessore. Non possiamo condividere modifiche ed integrazione che l’assessore abbia apportato ad un piano che coinvolge tutto l’intero territorio siciliano già definito con tutti i soggetti istituzionali e sociali e soprattutto dopo la scadenza del termine iscrizioni degli alunni. Non vorremmo che la Regione perseveri nel favorire in fase di elaborazione dei piani del dimensionamento scolastico, qualche interesse particolare travalicando intese già raggiunte e la norma”.

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