Il prossimo 10 marzo ricorre il sesto anniversario della scomparsa di Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale e assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana, tragicamente scomparso nel disastro aereo dell’Ethiopian Airlines nel 2019. La Sicilia continua a onorare la sua memoria con una giornata dedicata alla cultura, tra musei aperti e iniziative speciali. A sei anni dalla sua scomparsa, Sebastiano Tusa continua a vivere attraverso il patrimonio culturale che ha contribuito a valorizzare. La Giornata dei Beni Culturali Siciliani del 10 marzo è un’occasione non solo per ricordarlo, ma anche per riflettere sull’importanza della tutela e della promozione del nostro passato, per costruire un futuro in cui la cultura sia sempre al centro.
Un’eredità culturale senza tempo
Sebastiano Tusa è stato un intellettuale raffinato e un instancabile ricercatore, capace di coniugare il rigore accademico con una visione innovativa della tutela del patrimonio culturale. Pioniere dell’archeologia subacquea, ha segnato la storia della ricerca nel Mediterraneo con scoperte fondamentali, tra cui il ritrovamento di relitti fenici, greci e romani e gli studi sulla battaglia delle Egadi.
Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli chiave, tra cui quello di Soprintendente del Mare della Regione Siciliana, contribuendo alla creazione di 27 parchi archeologici sommersi. Il suo impegno è stato determinante per la valorizzazione del patrimonio storico dell’isola, lasciando un segno indelebile nel panorama culturale siciliano e internazionale.
La Giornata dei Beni Culturali Siciliani: un tributo annuale
Dal 2019, ogni 10 marzo la Regione Siciliana dedica una giornata alla memoria di Tusa, aprendo gratuitamente al pubblico musei, parchi archeologici e gallerie in tutta l’isola. Anche quest’anno sarà possibile visitare alcuni dei luoghi più iconici della Sicilia, tra cui:
- La Valle dei Templi di Agrigento
- Il Teatro Antico di Taormina
- I parchi archeologici di Segesta e Selinunte
- I musei di Palermo, Trapani e altre città siciliane
Questa iniziativa rappresenta non solo un omaggio a un grande uomo di cultura, ma anche un’opportunità per i cittadini e i visitatori di riscoprire la bellezza del patrimonio siciliano.
Agrigento e l’architettura razionalista: un itinerario inedito
Nel suo anno da Capitale Italiana della Cultura, Agrigento non si racconta solo attraverso le sue vestigia greche, ma anche grazie alla sua architettura razionalista, spesso poco conosciuta. Roberto Bruccoleri, esperto operatore culturale, guiderà i visitatori in un viaggio alla scoperta di edifici simbolo del Novecento, tra cui:
- Il Grand Hotel et Agrigentum (oggi sede dell’Agenzia delle Entrate)
- Le Scuole Lauricella
- Il Palazzo delle Poste
Un itinerario che mostra un volto meno noto della città, frutto di una stratificazione storica che va oltre la civiltà greca.
Tra i monti Sicani, un’abbazia senza tempo
Dalla costa agli entroterra, la Sicilia nasconde luoghi di straordinario fascino. Tra i Monti Sicani, immersa in un paesaggio suggestivo, sorge l’Abbazia di Santa Maria del Bosco. Fondata nel Trecento, ha attraversato secoli di storia e oggi è un hotel relais, continuando a incantare i visitatori con i suoi chiostri rinascimentali e gli affreschi barocchi.
Curiosità: l’abbazia è stata recentemente scelta come set per la serie “L’arte della gioia”, tratta dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, attualmente in onda su Sky.
Monte Pellegrino: la nuova illuminazione tra fede e innovazione
Infine, un progetto innovativo ha recentemente cambiato il volto di Monte Pellegrino, luogo simbolo di Palermo e della devozione a Santa Rosalia. Un nuovo impianto a LED telecontrollato garantisce efficienza energetica e sicurezza, riducendo al contempo l’inquinamento luminoso. Grazie a un investimento di quasi 800 mila euro, il monte che veglia sulla città di Palermo è oggi valorizzato da un sistema di illuminazione all’avanguardia, che esalta il suo valore storico e naturalistico.
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