“La mafia uccide solo d’estate” diventa una serie tv.

La fiction, tratta dall’omonimo film, è composta da 12 episodi accorpati in sei puntate, per la regia di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, nei panni dell’ ‘io narrante’, che non apparirà mai sullo schermo, ma fornirà la propria voce per raccontare la vicenda fornendo una continuità logico-narrativa.

I fatti sono quelli già racchiusi all’interno della pellicola girata, ma trattati in modo più approfondito. La trama sarà, dunque, nuovamente incentrata sulla vita del protagonista che, fin dall’infanzia, vissuta a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80 a Palermo, assisterà ad attentati e omicidi messi a segno dalla mafia. Il lavoro è firmato anche da Stefano Bises e Michele Astori. Dietro la macchina da presa Luca Ribuoli.

Il cast sarà capitanato da Claudio Gioè accanto a cui reciteranno Francesco Scianna, Nino Frassica, Anna Foglietta e Valentina D’Agostino.

In scena anche piccoli attori, tra i protagonisti c’è l’adolescente Andrea Castellana, di Belmonte Mezzagno, alla sua prima apparizione sullo schermo e al debutto nel mondo della recitazione .

“E’ stato un lavoro impegnativo della durata di sei mesi – racconta la ragazzina -. Abbiamo girato molti giorni consecutivi e spesso mi sentivo stanca. Io in quel periodo dovevo studiare per gli esami di terza media e molte volte potevo farlo soltanto mentre lavoravamo, durante le pause. Nonostante queste difficoltà, è stata un’opportunità fantastica, che mi ha permesso di conoscere nuovi amici. Tutto questo grazie ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto.”

A tal proposito interviene la madre: “Abbiamo appoggiato questa scelta da subito anche se è coincisa con un momento impegnativo per nostra figlia. Vederla sul set ci ha emozionato tantissimo e siamo stati contenti di seguirla. Ci sono state state alcune scene a cui ho assistito davvero mozzafiato.”

Una tematica delicata quella affrontata nella fiction e con cui inevitabilmente si sono misurati i ragazzini coinvolti. “Le storie sulla mafia le conoscevo già, grazie a un professore – prosegue Andrea – che ce ne ha parlato molte volte in classe. Adesso mi sono resa conto, ancora di più, di quanto è crudele la mafia perché uccide senza un vero motivo, per dimostrare la propria superiorità. La serie però vuole dare un messaggio di speranza.”

Appuntamento con la prima puntata lunedì 21 novembre alle 21.10 su Rai 1.