il monito dell'assessore regionale alberto samonà

Settimana Santa, “Riappropriamoci delle nostre tradizioni, facciamone la bandiera della Sicilia”

“Con la Domenica delle Palme è entrata nel vivo la Settimana Santa. In Sicilia, questo periodo che anticipa la Pasqua, assume un significato ancora più profondo, legato alle nostre tradizioni e ai Riti che in tantissimi luoghi della nostra Isola si tramandano da secoli. Quest’anno, poi, le celebrazioni, con le Processioni dei Misteri, le Sacre Rappresentazioni e i Cortei storici, hanno il sapore della rinascita dopo due anni di pausa forzata dovuta alla pandemia”. A sottolinearlo è l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, commentando l’inizio della Settimana Santa in Sicilia.

“Riappropriamoci delle nostre tradizioni”

Conclude l’assessore: “Accostiamoci alla Santa Pasqua, forti di una rinnovata spiritualità che faccia ritrovare a tutti la via maestra della pace e di un nuovo umanesimo. Riappropriamoci delle nostre tradizioni, patrimonio immateriale di straordinaria bellezza, cuore pulsante della nostra identità: facciamone la bandiera della Sicilia che vogliamo consegnare al mondo”.

Tornano processioni e riti religiosi

Finita l’emergenza legata al Covid19 e dopo due anni di pandemia tornano messe e processioni per celebrare la Pasqua. In Sicilia, così come in tutto il resto d’Italia, da ieri, Domenica delle Palme, sono ripartiti i riti religiosi. Così come preannunciato a fine marzo dalla Cei siciliana.

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Una ripartenza non omogenea

Non tutti i comuni però torneranno alle celebrazioni. In alcuni centri i parroci non consentiranno le processioni. Nondimeno, in tempi di guerra e col conflitto fra Russia ed Ucraina, i vescovi hanno invitato i fedeli ad evitare i fuochi d’artificio per le feste pasquali.

A Palermo processioni e presenza dei fedeli in chiesa

Le processioni pasquali a Palermo sono confermate. La via Crucis cittadina si terrà il 12 aprile alle 21 e sarà possibile parteciparvi. Il corteo partirà dai Quattro Canti, chiesa di San Giuseppe dei Teatini, e si concluderà in Cattedrale.
Alle 18 del 12 aprile l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, presiederà la celebrazione eucaristica alla quale sono stati invitati tutti i sacerdoti della Chiesa palermitana ed i rappresentanti degli ordini religiosi maschili e femminili presenti nell’arcidiocesi.
Al termine della celebrazione l’arcivescovo reciterà il testo della preghiera preparata dal Pontefice. Sul sito della Curia di Palermo è scritto che “è possibile riprendere la pratica delle processioni” ma si richiama poi il “discernimento” dei vescovi per quanto riguarda le situazioni locali, con la possibilità di “adottare indicazioni particolari”.

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A Trapani i Misteri del Venerdì Santo

A Trapani ci saranno i Misteri. Dagli orefici ai pescatori, dagli ortolani ai barbieri, dai calzolai ai salinai: sono i membri delle antiche corporazioni che danno vita alla processione dei Misteri del Venerdì Santo a Trapani.
Ad ogni rappresentanza dei 20 mestieri è affidata la cura di uno dei grandi gruppi scultorei da portare per le vie della città nella processione del Venerdì Santo, una delle più estenuanti di tutta la Sicilia. I partecipanti rivivono la passione con sofferenza, trasportando i simulacri per 20 ore. Il corteo è ritmato dalla musica della banda, una marcia cadenzata che stabilisce le “annacate”: i passi dondolanti con cui i portatori incedono sotto il peso delle statue. Verso la mezzanotte la processione arriva in piazza per poi continuare la marcia fino all’alba e sino al pomeriggio del sabato quando i Misteri vengono riportati alla chiesa del Purgatorio.

La Reale Maestranza a Caltanissetta

L’evento più atteso della Settimana Santa a Caltanissetta è la processione della Reale Maestranza di mercoledì. Tutte le rappresentanze delle corporazioni cittadine sfilano in corteo accompagnate da una marcia funebre. Ogni partecipante è vestito con abito, farfallina e guanti neri. Dopo la cerimonia nella cattedrale, la processione torna per le strade, ma in segno di gioia ora i devoti indossano guanti e papillon bianchi. La festa si prolunga nel pomeriggio e la sera i ragazzi portano in processione le “Varicedde”, piccoli simulacri che riproducono le statue dei Misteri che sfileranno il Giovedì Santo.

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