Il sindaco di Alia, in provincia di Palermo, decade dalla carica di primo cittadino dopo essere stati sfiduciato dal Consiglio Comunale. Sono 8 i consiglieri che hanno sottoscritto e votato una mozione nella quale si denunciava l’inerzia e l’inefficienza dell’azione amministrativa del sindaco e della sua giunta. Lo riporta il Giornale di Sicilia.
Cosi’ Felice Guglielmo non sarà più il sindaco del piccolo centro del Palermitano e con lui vanno a casa anche l’intera giunta e il consiglio comunale. Il suo vice e gli assessori potranno svolgere le loro funzioni solo per questioni urgenti in attesa che dalla Regione Siciliana arrivi un Commissario che traghetti l’ente verso nuove elezioni.
“Sono stato letteralmente sommerso da decine telefonate e da messaggi di solidarietà – afferma l’ex sindaco Felice Guglielmo -. La gente mi ferma per strada per manifestare disappunto e sconcerto per quanto accaduto con commenti non certo favorevoli per gli otto firmatari della mozione”. “Abbiamo ritenuto corretto ridare il mandato agli elettori perché non avremmo mai consentito al sindaco e alla sua limitata maggioranza consiliare di condurre il Comune al pre-dissesto finanziario – replica il capo gruppo di minoranza Alleanza per Alia, Antonino Guccione –. Non potevamo approvare un bilancio consuntivo 2019 con il parere negativo del revisore dei conti e un disavanzo di circa 584 mila euro. Per non parlare poi degli impegni sottoscritti in consiglio comunale e con i cittadini, puntualmente disattesi, circa la diminuzione della Tari”.
Il sindaco avrebbe rifiutato il dialogo secondo il capo gruppo di Con Alia, per Alia, Laura Gancitano. “Il rendiconto 2019, munito del parere negativo dell’organo di controllo, è l’ultimo atto di una politica incapace di fare l’interesse del paese”.
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