Marcella La Manna lascia l’incarico di garante dei diritti delle persone diversamente abili di Palermo. L’avvocato, in carico da maggio 2019, ha convocato questa mattina una conferenza stampa presso la Sala Rostagno di Palazzo delle Aquile per spiegare le ragioni del suo gesto. Una scelta sofferta, come l’ha definita lo stesso legale, che rimprovera all’Amministrazione un’eccessiva distanza sul tema della disabilità e delle barriere architettoniche.
La Manna: “Scelta sofferta, mai considerata in questi tre anni”
E’ la stessa Marcella La Manna a spiega ai nostri microfoni le difficoltà riscontrate in questi anni di attività. “E’ stata una scelta molto sofferta. L’ultimo atto di visibilità che ho voluto dare alle persone con disabilità e alle loro famiglie, perennemente ignorate. Il mio incarico è stato a totale titolo gratuito, sacrificando parte della mia attività professionale. In questi tre anni, non sono stata considerata nelle scelta dell’Amministrazione sul tema della disabilità. Non mi hanno mai convocato, nonostante le mie interpellanze“.
“Alle mie richieste sono seguiti solo silenzi”
Una figura, quella relativa al garante per la disabilità, che secondo l’avvocato La Manna non è stata adeguatamente pubblicizzata. “Molti cittadini con disabilità non conoscevano nemmeno la figura del garante. Ho manifestato tutte le difficoltà che ho incontrato. Durante il covid, c’è stato un grosso impegno per creare delle corsie preferenziali per le persone con disabilità. Ho sollecitato sulle criticità legate all’emergenza pandemica. Ho chiesto di realizzare il PEBA, ovvero il piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Mi è stato risposto che ci vogliono almeno due anni per redigerlo. Ma ho chiesto una task force per poter far rispondere alle difficoltà che riguardano le persone con disabilità. Ma sulla questione ci sono stati dei silenzi che hanno seguito alle mie richieste.
“Si è fatto poco”
Una conferenza stampa nella quale Marcella La Manna ha invitato tutti i consiglieri comunali. A rispondere all’appello solo il capogruppo della Lega Igor Gelarda, presente al dibattito di questa mattina. Un intervento nel quale l’ormai ex garante ha ritenuto sottolineare che, sul tema della disabilità, si poteva fare molto di più. “Il bilancio che lascio è deficitario. Si è fatto poco. Ho chiesto maestranze comunali per non intaccare i fondi. Ciò per creare degli scivoli, per rendere accessibili i monumenti di questa meravigliosa città. Ma anche in tal senso ci sono stati silenzi”.
La replica dell’assessore Mantegna
Intervenuta a margine della decisione presa dalla garante, l’assessore comunale alla Cittadinanza solidale Cinzia Mantegna ha replicato, sottolineando l’impegno dell’Amministrazione Comunale sul fronte dell’inclusività. “Mi dispiace molto che la Garante delle persone con disabilità abbia deciso di dimettersi. Il mio impegno è e sarà quello di dare continuità al lavoro avviato in questi anni per continuare a sostenere le persone con disabilità“.
Visione che ha visto interventi economici per circa 12 milioni di euro. “L’attenzione alle persone con disabilità rappresenta per l’amministrazione comunale un costante ed attento impegno per garantire attraverso i servizi quanto necessario. L’Impegno di spesa per l’anno 2021 dell’assessorato alla Cittadinanza Solidale nei 12 interventi rappresenta un costo totale di quasi 12 milioni di euro. In questi anni grazie al confronto realizzato con il coordinamento e con gli organismi che rappresentano le persone con disabilità si è creata una sinergia ed un dialogo per trovare sempre soluzioni possibili per i diritti esigibili delle persone con disabilità”.
Cisl: “Sulla disabilità non si sono fatti passi in avanti”
Una decisione, quella intrapresa da Marcella La Manna, che ha scatenato alcune reazioni, soprattutto sul fronte dei sindacati. Fra questi, il segretario generale Cisl Leonardo La Piana, che puntualizza le criticità legate al tema delle barriere architettoniche. “Il tema della disabilità dovrebbe essere posto come prioritario da ogni amministrazione comunale, spiace constatare che a Palermo, città piena di barriere architettoniche e poco vivibile anche da questo punto di vista, non si è fatto alcun passo in avanti in questi anni, come ipotizzavamo, e come confermato oggi dalle dimissioni del Garante per i diritti delle persone disabili che per noi rappresenta il fallimento del sistema”.
“Le leggi ci sono, purtroppo è la cultura dell’inclusione ad essere totalmente assente – sottolinea La Piana -. Da una amministrazione che si professava dalla parte di chi ha più bisogno di attenzione e assistenza ci aspettavamo di meglio. I disabili dovrebbero vivere in un sistema inclusivo dove la disabilità, non è più essere soggetta a condizioni limitanti in termini strutturali architettonici lavorativi sociali. Ci auguriamo che il Garante torni a essere operativo presto, perché sono tanti i progetti da portare avanti anche attraverso il PNRR con la misura su inclusione e coesione, con più sostegni alle persone vulnerabili non autosufficienti e con disabilità”.
Leonardo La Piana puntualizza poi sulla necessità di invertire la tendenza. “Chi ha in casa una persona con disabilità sa che ogni giorno deve confrontarsi e scontrarsi con la burocrazia, con un’assistenza carente, con la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, e con tante altre condizioni difficili da gestire. Bisogna per questo cogliere ogni occasione, ogni progetto e risorsa perché dare risposte con politiche sociali e inclusive efficaci, è segno di civiltà e ci auguriamo che la prossima amministrazione mostri sin da subito questa reale sensibilità supportata però da atti concreti”.
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