Convenzione tra Amap e Associazione irrigua Zappa Paceco. Per 10 anni il pozzo Gesuitico sarà destinato alle coltivazioni agrumicole. L’amministratore Unico di Amap, Alessandro Di Martino e Tommaso La Mantia, rappresentante dell’Associazione Irrigua Zappa Paceco” hanno firmato una convenzione decennale per l’utilizzo a scopo irriguo del Pozzo Gesuitico.
Pozzo alimentato dall’antico sistema dei Qanat arabi
Il pozzo, da diverso tempo non più utilizzabile per scopo idropotabile, è direttamente alimentato dall’antico sistema dei Qanat arabi presenti nella zona di “Fondo Micciulla”, nella zona centrale dell’Agro Palermitano, e consentirà all’associazione Zappa Paceco di potere avviare gli interventi idonei a disporre delle risorse idriche necessarie all’irrigazione delle coltivazioni agrumicole gestite.
In un periodo di grande siccità, quale quello attuale, l’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come alcune risorse idriche, che non è più possibile utilizzare per scopo potabile, possano essere messe a servizio degli agricoltori favorendo così il mantenimento di coltivazioni millenarie e il consequenziale sviluppo del territorio.
Governo regionale incontra ministro
“L’emergenza siccità che sta interessando la Sicilia ci vede impegnati quotidianamente a tutela degli agricoltori dell’Isola, in primo luogo, ma anche di tutte le categorie danneggiate e dei cittadini in generale. Numerosi i provvedimenti che il mio governo ha già messo in atto, come l’istituzione di un’unità di crisi dedicata che è già al lavoro. E altri ne seguiranno, poiché il nostro obiettivo è quello di affrontare l’emergenza con determinazione e incisività. A questo scopo, è fondamentale il confronto continuo e la collaborazione con il governo nazionale”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
In rappresentanza del governo regionale, il vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, nei giorni scorsi ha incontrato a Roma il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.
Stato crisi in sei province, Santoro commissario
Nei giorni scorsi, la giunta regionale, su proposta del presidente della Regione Renato Schifani, ha approvato lo stato di crisi e di emergenza nel settore idrico potabile fino al 31 dicembre per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. Contestualmente, ha nominato il segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Leonardo Santoro, commissario delegato con l’incarico di individuare e attuare tutte le misure necessarie per superare la fase più critica.
Il provvedimento, previsto dalla legge regionale numero 13 del 2020, si inserisce nel contesto delle condizioni di siccità persistente che ha ridotto la disponibilità di acqua negli invasi siciliani. Il 2023, infatti, è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo e anche i primi mesi di quest’anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato finora questa tendenza. Non a caso, lo scorso febbraio il governo regionale aveva dichiarato lo stato di crisi idrica sia per il settore irriguo sia per la zootecnia.
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