“C’è un grande vuoto nella politica siciliana, tra i tanti, cioè quello della tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico. E questo nonostante il ricco, variegato, e per certi versi unico, patrimonio ambientale e naturale che abbiamo”. Lo ha detto Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, nel corso dell’incontro si è svolto oggi a Palermo, a Villa Niscemi, sule aree naturali protette della Sicilia.

“Vogliamo sollecitare – ha continuato Zanna – la Regione affinché si doti, finalmente, di una politica sull’ambiente, non solo per valorizzare questo patrimonio, ma anche per istituire nuove riserve, riprendere il percorso per l’istituzione dei parchi nazionali, mettere in rete le aree marine protette, mettere in luce i geositi riconosciuti dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità. Lo faremo proponendo a tutti i gruppi parlamentari una mozione, ovviamente da presentare e discutere all’Ars, che dia questo indirizzo ad un Governo regionale che, purtroppo, continua ad essere latitante”.

E domani, domenica 31 gennaio, in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, ricorrenza della data di sottoscrizione della Convenzione di Ramsar (2 febbraio 1971) che ha sancito la tutela, a livello mondiale, di queste aree particolarmente importanti per la conservazione della biodiversità sul Pianeta, Legambiente Sicilia. organizza tre iniziative in tre punti diversi dell’isola, CAPO FETO (Mazara del Vallo Petrosino), PANTANI SICILIA SUD ORIENTALE (Noto Ispica e Pachino), RISERVA ORIENTATA “LAGHETTI DI MARINELLO (Patti), al fine di valorizzarne il ruolo fondamentale che svolgono questi ambienti e spiegarne sia il ruolo che la loro importantissima funzione per la conservazione della vita e della sua diversità. Non si tratta di semplici escursioni, ma di manifestazioni politiche in cui Legambiente Sicilia chiede che queste aree vengano protette e salvaguardate.

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