«Senza l’apporto dei prefetti tutto sarebbe stato più difficile in Sicilia in questo anno e mezzo di pandemia. Lo sanno anche le pietre. Ora, però, serve uno sforzo maggiore: una sorveglianza delle Forze dell’ordine più diffusa ed efficace, che scoraggi gli indisciplinati e alimenti fiducia nelle persone responsabili. Avverto in giro un pericoloso calo di attenzione». Lo scrive il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in una nota inviata ai nove prefetti dell’Isola.

L’allarme: “Rischiamo di chiudere”

«È una fase delicata quella che viviamo in questi giorni: se aumentano i contagi, ma non i vaccini, la Sicilia rischia di tornare presto a chiudere. E non possiamo permetterci questo ulteriore sacrificio. Il presidente della Regione ha il compito di adottare le ordinanze, ma farle rispettare spetta al ministro dell’Interno tramite i prefetti. Se tutte le Istituzioni faremo rete la nostra Isola riuscirà a vincere anche questa terribile prova».

Coprifuoco per chi non ha il green pass

Intanto fa già discutere la nuova ordinanza del governatore che introduce il coprifuoco solo per chi non ha il certificato verde. Palazzo d’Orleans ha emanato infatti una serie di chiarimenti sull’ordinanza che entra in vigore da oggi per 11 comuni: a Barrafranca, nell’Ennese, e a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, Catenanuova in provincia di Enna e 8 nel Siracusano. Si tratta di Augusta, Avola, Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Ferla, Francofonte.

In questi comuni in zona arancione l’orario di chiusura dei ristoranti «prescinde da quello previsto per il “coprifuoco”. L’attività di ristorazione, dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo, è consentita esclusivamente in favore dei clienti muniti di certificazione verde valida», spiega una nota della Regione Siciliana.

Varati una serie di provvedimenti (QUI TUTTE LE FAQ) che hanno lo scopo di aumentare le vaccinazioni ed evitare che tutta l’Isola finisca in zona arancione.

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