La strada sembrava segnata. L’aveva comunicata il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè rendendo note le decisioni della conferenza dei capigruppo in merito al programma dei lavori parlamentari. Sabato mattina si terrà una seduta d’aula per incardinare i disegni di legge di assestamento di bilancio e rendiconto, dando tempo fino alle 14 di domenica per la presentazione degli emendamenti.

La seduta di sabato si era resa necessaria per effetto delle note vicende della sentenza di parifica emessa dalla Corte dei Conti lo scorso 13 dicembre. Il disallineamento di bilancio da coprire nel 2019, infatti, è stato messo nero su bianco e la giunta ha varato il documento con i tagli che riportano la situazione se non in pareggio (per il rendiconto 2018) quantomeno la avvicinano rinviando ulteriori tagli alla fase di previsione 2020. Documento, però, superato da una serie di eventi successivi e che dovrà essere riscritto

E’ per questo che salta la prevista seduta e se ne riparlerà lunedì ma forse anche dopo Natale. Questa volta, però, tutto ciò avviene perchè si è aperta una speranza ovvero che nel Milleproroghe in discussione al parlamento nazionale arrivi un emendamento che permetta alla Sicilia di derogare alla legge in vigore e spalmare in dieci anni i 2 miliardi e 100 milioni che deve reperire per pareggiare i conti col proprio passato di gestione allega delle finanze.

Così il documento trasmesso all’Ars dalla giunta è arrivato senza i nuovi tagli e senza le tabelle e il percorso in commissione si è arenato proprio per l’assenza di quelle tabelle. Tutto rimandato a documenti contabili più affidabili che si potranno redigere solo dopo aver saputo se la deroga arriverà veramente.

Una cosa della quale sono abbastanza certi alla Regione e sulla quale adesso si sbilancia perfino il sindaco di Palermo leoluca orlando nella sua qualità di presidente di Anci Sicilia “Ho ottenuto rassicurazioni dal Presidente del Consiglio dei Ministri,  Giuseppe Conte – dice Orlandoa –  sul fatto che nel prossimo decreto “Milleproroghe”  sarà  contenuta la  norma per lo sblocco delle risorse per consentire alla Regione di mantenere gli impegni assunti nei riguardi dei comuni che rischiano il dissesto”.

“Ci auguriamo pertanto – conclude il presidente Anci Sicilia – che questo possa evitare  che le amministrazioni comunali subiscano danni irreparabili per i servizi resi ai cittadini a causa delle lacune e delle criticità finanziarie della Regione siciliana”.

Rinviata, dunque, la Bilancio non poteva che rinviarsi anche l’aula che non potrà ricevere alcunchè. La seduta è stata riconvocata per lunedì ma anche quella è a rischio visto che la Commissione bilancio inizierà i suoi lavori alle 10 e dovrà dare i termini per gli emendamenti e giungere ad una approvazione, per quanto rapida, non prima della serata o di martedì, ovvero vigilia di Natale.

Lunedì l’aula è comunque convocata alle 11, si inizierà con l’elezione del vicepresidente dell’Ars (che prenderà il posto di Giancarlo Cancelleri, dimessosi dopo la nomina a viceministro nel governo nazionale), quindi si procederà con l’esame dell’assestamento e del rendiconto quantomeno tentando di incardinare e assegnare termini formali sperando di farlo velocemente non solo per senso di responsabilità ma anche per evitare di paralizzarsi fra gli scranni di sala d’Ercole sotto Natale visto proprio che martedì è la vigilia

All’ordine del giorno  sarà inserito anche il ddl di esercizio provvisorio che però, è difficile che arrivi e probabilmente, dovrà approvarsi fra Natale e Capodanno.

Se si riuscirà ad uscire dal pantano economico finanziario a gennaio toccherà all’analisi della finanziaria 2020 ed al bilancio di previsione che dovrebbero essere approvato e ntro fine febbraio in base all’esercizio provvisorio.

Ma la prima seduta dell’anno 2020 non sarà dedicata a questioni economico finanziarie.  Miccichè ha anche comunicato che il prossimo 6 gennaio si terrà la commemorazione di Piersanti Mattarella, in occasione del 40simo anniversario dell’uccisione del presidente della Regione.

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