Sindacati contro il sindaco Leoluca Orlando sulla cassaintegrazione alla Reset. “Oggi durante un’intervista al sindaco Orlando dagli studi di BlogSicilia condotta da Massimo Minutella, il sindaco, rispondendo in diretta ad una domanda di un ascoltatore, ha risposto in merito alla concessione della cassaintegrazione Covid attivata ieri dalla società Reset in maniera unilaterale – dice Salvo Barone –  Cassa integrazione che ha visto le barricate delle organizzazioni sindacali che si sono espresse negativamente rispetto all’utilizzo di questo ammortizzatore sociale fisiologicamente legato a un problema sanitario e non ad un problema di natura economica”.
Il sindaco oggi durante la trasmissione ha confermato che la misura della cassa integrazione covid era necessaria per un equilibrio di bilancio.
“Dichiarazione quest’ultima paradossale – aggiunge Barone – considerando che questo ammortizzatore è stato concesso dallo Stato esclusivamente per un problema sanitario e non certo per compensare bilanci pubblici. È ancora più paradossale ascoltare il sindaco affermare di avere utilizzato tutta la normativa vigente  non specifica però se correttamente.
Perché secondo noi questa richiesta di cassa Covid, oltre ad essere intempestiva, come ha lasciato intendere lo stesso sindaco, è anche priva totalmente del presupposto giuridico essenziale, ovvero il contenimento dell’epidemia.
Il sindaco non conosce neanche le carte predisposte, perché i lavoratori che prestano servizio all’esterno saranno intaccati come tutti gli altri (ad esclusione dei servizi cimiteriali e canile) e che ad oggi non esiste nessun accordo di secondo livello sulla cassa, tale da compensare le perdite previste dai lavoratori, e non certo sotto forma di denaro, perché la legge non lo consente, tranne che lui non abbia la palla di vetro o che sia stato pianificato da tempo…in quel tempo dove rassicurata tutti addirittura in un passaggio dei lavoratori fa part-time a full-time.
Quindi il sindaco ha affermato quanto dubitavamo, ovvero che parte dello stipendio dei dipendenti Reset lo paga lo Stato, con la dubbia causa Covid, compensando la perdita prevista dal bilancio della stessa azienda, senza intaccare il bilancio comunale, che è notoriamente in crisi.  Ma lasceremo che a giudicare siano gli organismi preposti.
Non  vorremmo che magari L’Inps in prima istanza, accolga la domanda per poi respingerla per mancanza di requisiti a valle, che porterebbe il bilancio aziendale davvero in una situazione irreversibile”.