Magicmotorsport srl, azienda attiva nell’industria dell’automotive, di Partinico (Pa) ha donato altre 30 mila mascherine a forze dell’ordine, presidi ospedalieri, enti locali per fronteggiare l’emergenza COVID-19. Un numero purtroppo non sufficiente a coprire le reali necessità. La prima donazione è stata fatta all’azienda sanitaria provinciale di Palermo.

“Continuiamo a ricevere richieste che cominciano sempre con la domanda: “come possiamo acquistare le mascherine?” – spiegano dall’azienda – ma la Magicmotorsport srl non produce nè tantomeno vende questo tipo di prodotto. Ed è questo il punto che desideriamo chiarire. Il CEO della Srl, Bogdan Skutkiewicz, ha acquistato le mascherine monouso per i propri dipendenti, per i collaboratori che lavorano nelle sedi distaccate (Cina, Polonia, Spagna, Germania ecc…) e per i dealer che ci rappresentano in tutto il mondo. Dopo la distribuzione interna e dopo la diffusione del Coronavirus abbiamo pensato che fosse necessario aiutare chi sta in prima linea per gestire questa emergenza ed ogni dipendente ha deciso di rinunciare ad una buona parte delle proprie mascherine per sopperire alle richieste che arrivano da reparti di pediatria, di oncologia, da sindaci locali e altri ancora. Stiamo esaurendo le mascherine monouso acquistate, ma stiamo lavorando sodo per acquistarne altre e continuare a dare il nostro contributo alla lotta al Coronavirus.

Il nostro ufficio a Shanghai sta provvedendo all’approvvigionamento di 100.000 (centomila) mascherine. Ha già preso contatti con il Consolato Italiano in loco per assicurarsi che la spedizione non venga bloccata e che quindi le mascherine possano arrivare senza problemi nella sede italiana di Magicmotorsport e proseguire con la distribuzione gratuita”.
Abbiamo attivato da giorni il modello Smart working e stiamo impegnando parte delle nostre risorse del reparto Ricerca e Sviluppo nello studio di tecnologie che possano essere utili alla causa.

Nei nostri laboratori è pronto un prototipo di lampada UVC che è altra cosa rispetto alla luce UV convenzionalmente dannosa per l’uomo.

Esortiamo tutte le eccellenze tecnologiche italiane ad avviare un dialogo e un confronto con gli esperti del settore per intraprendere un percorso condiviso.

Non abbiamo le risorse interne necessarie per perseguire l’obiettivo da soli ma abbiamo grandi menti in grado di dare un importante contributo alla società e soprattutto, ed è la cosa più importante, la volontà di combattere!