Due anteprime nazionali, tre film fuori concorso e la rassegna Rinegoziare le identità. È questo il programma di Sole Luna Doc Film Festival per oggi 3 luglio. L’inizio alle 19 con una novità di questa edizione: gli incontri all’ora dell’aperitivo con gli artisti e i protagonisti del Festival sotto il cielo dello Spasimo. Già dalla mattina (ore 9-13,30 | 15,00-18,30), chi vorrà potrà partecipare, inoltre, alle visite guidate dello Spasimo (in italiano e inglese) organizzate in collaborazione con la Delegazione FAI Palermo. Un’occasione per scoprire la storia di questo luogo e le sue relazioni con il quartiere della Kalsa.

GLI INCONTRI. Alle 19, la prima delle conversazioni sull’arte contemporanea con alcuni dei protagonisti di Rinegoziare le identità, la rassegna di video art che fa parte della sezione Le arti in festival. Si confronteranno con il pubblico: Sofia Gotti, giovane critica dell’arte e curatrice della rassegna, Gabriella D’Agostino direttrice scientifica del festival e antropologa, la critica e storica dell’arte Giulia Ingarao, e la giornalista Paola Nicita, entrambe curatrici della performance Raíces di Regina José Galindo, tenuta all’Orto Botanico di Palermo nel 2015. Prenderà parte all’incontro anche Martina Melilli, giovane artista e documentarista italiana pluripremiata nel mondo, che è protagonista in prima linea della sezione artistica con le sue performance che affrontano il tema dell’identità in bilico tra storia personale e storia collettiva.

A seguire l’appuntamento con i musicisti Davide Cairo e Francesco Novara, ospiti del Sole Luna Festival con l’installazione sonora ispirata al tema del Mediterraneo, luogo di incontro tra culture: Crossfade spazio sonoro.

I FILM IN CONCORSO. Alle 21, il via alle proiezioni. In Navata, Strike a rock (Sudafrica, 2017, 84’) di Aliki Saragas, anteprima nazionale, che racconta la battaglia di alcune donne per i diritti dei mariti minatori, mentre in Giardino Boli Bana (Belgio, 2017, 60’) di Simon Coulibaly Gillard, uno sguardo sull’infanzia e le tradizioni Fulani in Burkina Faso, e Life is be (Georgia, 2016, 82’) di Vato Kuntsefv, cinque uomini che vivono nella Georgia orientale si raccontano e così facendo mostrano cinque sfumature profondamente diverse della società.

I FILM FUORI CONCORSO. La giornata riserva un momento, interamente dedicato alle nuove collaborazioni con la proiezione dei corti di animazione di Animaphix International Animated Film Festival di Bagheria, alla presenza della direttrice Rosalba Colla. A partire dalle 21.00 in Giardino saranno infatti proiettati i corti: Kaputt/ Broken. The Women’s Prison at Hoheneck (Germania, 2016, 7’) di Volker Schlecht e Alexander Lahl, sulla condizione di donne detenute a Hoheneck Castle, la più famosa prigione femminile nella Germania Est; Beti Bezperako Koplak (Spaga, 2017, 5’) di Ageda Kopla Taldea, un’opera collettiva che attraverso la tradizionale declamazione di poesie durante la festa di Sant’Agata nei Paesi Baschi denuncia la violenza di genere e Journal animé (Francia, Italia, 2015, 5’) di Donato Sansone, che decostruisce l’attualità attraverso la rielaborazione delle foto stampate del quotidiano francese “Libération”.

LA RASSEGNA DI VIDEO ART. I lavori di visual art decostruiscono l’idea di un’identità monolitica mostrando come noti artisti contemporanei abbiano rappresentato il rapporto tra la soggettività e l’ambiente in continua trasformazione. Alle 21 MiddleSea (2008, 16’) di Zineb Sedira, che filmando un uomo in viaggio su una nave deserta, focalizza l’attenzione dello spettatore sul viaggio come processo e sullo stato di transito e non-appartenenza. A partire dalle 22.30 in Navata From Present Series (2013, 6’) e In-Out (Antropofagia) (1973-74, 8’) ritraggono Anna Maria Maiolino, artista italiana naturalizzata brasiliana, in due delle sue più note perfomance di avanguardia artistica. Le performance di Regina José Galindo La Sombra (2017, 11’), in cui l’artista corre affannosamente inseguita da un carrarmato, e Raíces (2015, 8’), realizzata nel 2017 proprio a Palermo, in cui l’artista ha invitato venti migranti a scavare e ad abbracciare le radici di alberi originari dei loro paesi di provenienza. Le slovene Marina Gržinić e Aina Šmid con Bilokacija (1990, 12’) e Labirint (1993, 11’45’’) raccontano le lacerazioni individuali e collettive dopo la guerra in Kosovo. In Reads the National Geographies of Primates (1987, 28’), Donna Haraway erige una critica sul ruolo riservato alle donne nella società, leggendo il National Geographic. Infine The Laughing Alligator (1977, 28’) di Juan Downey riprende la cultura degli Yanomamo in Venezuela offrendo un’immagine personale ed empatica di una tribù prevalentemente associata al cannibalismo.

Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito. I film saranno proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano e inglese.

All’interno del calendario di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, il festival è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, dall’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni, e patrocinato e sostenuto dalla Regione Siciliana e dal Comune di Palermo e dalla Fondazione Sicilia ed è sostenuto dall’Accordo di Programma Quadro per la Sicilia – Sviluppo del Cinema e dell’Audiovisivo – Sensi Contemporanei.