Scoppia la paura all’ospedale Cervello di Palermo, dove a ridosso del reparto di Infettivologia retto dal dottor Enzo Farinella pazienti e familiari sono costretti a indossare le mascherine.

Si tratta di una misura precauzionale che è stata decisa dopo che, una paziente ricoverata in queste ore, ha manifestato i sintomi della meningite batterica. Dall’ospedale non rendono noti i dati della paziente ma da quanto si apprende si tratta di una donna di 70 anni.

Fonti ospedaliere, invece, confermano che si tratta proprio di meningite batterica e che le condizioni della paziente sono serie ma non gravissime. Sono in corso gli accertamenti per risalire al ceppo dell’infezione e saranno le analisi a dare le risposte necessarie nelle prossime 24 o 48 ore.

Già sottoposte a profilassi tutte le persone che hanno avuto contatti con la donna nel periodo di possibile incubazione del’infezione.

Spegne ogni allarme Nicola Casuccio responsabile dell’infettivologia dell’Asp di Palermo “La donna è affetta da pneumococco. Nulla a che vedere con il più pericoloso meningococco. In questi casi non c’è il rischio di infezione. I medici sono impegnati nella cura della donna che si trova, tuttavia, in condizioni serie”.

Intanto la psicosi che è scoppiata in tutta Italia ha fatto sì che risultino esauriti i vaccini a Catania ed anche a Palermo i centri vaccinali siano stati presi d’assalto. Le scorte dell’Asp sono ormai in esaurimento e si aspetta la cosnegna di una nuova partita da 8.800 dosi di vaccino quadrivalente. Da venerdì le 12 strutture cittadine dell’Asp hanno registrato un boom, con oltre duemila dosi somministrate in appena cinque giorni lavorativi. Per adesso l’Asp riesce a garantire circa 300-400 dosi giornaliere, in attesa che l’azienda produttrice rifornisca il centro di smistamento.