Si allarga ancora l’inchiesta sugli “spaccossa” di Palermo che ha scoperto la maxi truffa a danno delle compagnie assicurative con incidenti stradali fasulli ma vittime vere. Il gip di Palermo ha accolto le richieste della procura rinviando a giudizio altre sette persone che saranno processati a maggio con il rito ordinario.

Come riporta il giornale di Sicilia, si tratta di Michele Caltabellotta, Natale ed Alessandro Santoro, Giuseppe Di Maio detto “fasulina”, Orazio Falliti, Benedetto Mattina e Vincenzo Peduzzo. Gli imputati sono tutti stati fermati nel corso del blitz Tantalo dell’8 agosto 2018 e Tantalo bis del 15 aprile. Gli  altri quarantadue imputati sono già sotto processo perchè hanno scelto il rito abbreviato.

E’ Michele Caltabellotta il personaggio chiave della vicenda. L’uomo si sarebbe occupato di gestire le pratiche di risarcimento danni derivanti dai finti incidenti stradali. Mai si sarebbe sporcato le mani torturando e spaccando gli arti delle vittime più o meno compiacenti.

Gli spaccaossa e le pratiche di risarcimento danni avevano iniziato a fare gola anche alla criminalità organizzata. Prova ne è l’ultima inchiesta del 12 novembre che ha messo in luce una connessione tra cosa nostra e le bande degli spaccaossa. I clan di Brancaccio, in particolare, avrebbero avuto non solo dei contatti con diversi degli appartenenti alle presunte bande di spaccaossa ma proprio degli interessi nell’affare. Anche i boss avrebbero lucrato sulle pratiche, acquistandole e vendendole.

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