Claudia Stabile, la donna di Campofiorito sparita nel nulla dallo scorso 8 ottobre è imputata al Tribunale di Termini Imerese.
A denunciarla era stato il marito Piero Bono perché nel 2016 aveva abbandonato il tetto coniugale portando con se uno dei figli in Germania.
La donna tornata in Italia non appena era arrivata all’aeroporto Falcone Borsellino era stata bloccata dagli agenti di polizia.
Il gip del tribunale di Termini Imerese l’8 luglio aveva disposto nei confronti della donna l’obbligo di dimora e il divieto di espatrio.
Dopo qualche giorno il gip disponeva, dopo l’istanza presentata dal difensore della donna l’avvocato Antonio Di Lorenzo, la misura dell’obbligo di firma tutti i giorni e il divieto di espatrio. Misura che restò in vigore fino a fine anno. In questi giorni si è tenuta in tribunale la seconda udienza. La terza è fissata per il 3 marzo del 2020.
Sulla sparizione della donna sono al lavoro i poliziotti del commissariato di Corleone, con il coordinamento dei magistrati della procura di Termini Imerese guidata da Ambrogio Cartosio.
L’ipotesi privilegiata è quella dell’allontanamento volontario ma non è affatto chiaro dove la donna, madre di tre figli, sia finita.
Gli investigatori sono al lavoro sui tabulati del telefono di Claudia Stabile per comprendere con chi fosse in contatto di recente, per tentare di trovare una traccia utile alla soluzione del caso e provare, grazie ai tracciati gps, a ricostruire gli spostamenti.Di certo, la signora la mattina dell’8 ottobre ha chiamato il marito, un impiegato, per dirgli che stava per andare a comprare uova e zucchero per fargli una torta di compleanno.
Da allora si sono perse le sue tracce. L’auto usata da Claudia Stabile, una Opel Astra, è stata trovata dal marito dopo due giorni parcheggiata nel piazzale dell’aeroporto «Falcone-Borsellino» con le chiavi nascoste sotto il tappetino.
Non si sa se la donna è sia andata via con un aereo né cosa hanno registrato le immagini del sistema di videosorveglianza dello scalo di Palermo.
Sull’indagine al momento non trapela alcun elemento. Il marito assistito dal legale Vicenzo Pillitteri aveva lanciato un appello. “Chi ci conosce può parlare solo bene. Non abbiamo mai litigato. Voglio fare solo un appello a mia moglie: torna a casa per il bene dei nostri figli. Loro cercano la mamma. Che cosa gli devo dire?”.
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