Il 2 aprile del 2016 Yusupha Susso, un giovane gambiano residente a Palermo, venne ferito con un colpo di pistola alla testa al culmine di una lite scoppiata in via Maqueda.
Adesso la terza sezione della Corte d’appello ha riconosciuto Emanuele Rubino colpevole del tentato omicidio del ragazzo. Rubino deve scontare 12 anni, confermata quindi la condanna inflittagli in primo grado.
A processo era andato anche il fratello di Rubino, Giuseppe, poi assolto. A difendere i due fratelli l’avvocatessa Miria Rizzo.
Decisive nelle indagini si rivelarono sia la testimonianza della vittima che le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
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