Un messaggio di pace accoglienza rappresentati sulle mura di due palazzi di via Decollati. “Il dittico dell’accoglienza” è il nuovo murale di Igor Scalisi Palminteri, due immagini che raccontano le missioni di Biagio Conte e la sua naturalezza nel donarsi ai nuovi poveri della città. L’idea nasce da Don Pino Vitrano che, arrivando in ritardo in uno dei suoi ritrovi di fede a causa dell’inaugurazione di un murale di Biagio Conte allo Sperone, e ritrovandosi a pregare con il viso rivolto ai palazzi, associò le due circostanze.

Inaugurato e benedetto dall’arcivescovo Corrado Lorefice al termine della messa di Natale, l’opera dell’artista palermitano raffigura due momenti ben precisi: l’inizio e la fine della missione di Biagio Conte. “Le immagini che abbiamo scelto richiamano il dinamismo che ha scatenato in Biagio la voglia di accogliere a Palermo i fratelli che arrivano da tutte le parti” – dichiara Don Pino Vitrano – con la prima immagine vogliamo dimostrare che se siamo aperti ad una fede profonda, a tutte le religioni ed etnie, Palermo può diventare veramente una città che può insegnare tanto a questa umanità. – continua – “la seconda immagine rappresenta il momento in cui Biagio ha accolto il primo fratello che è arrivato alla stazione, Andrea”.

L’idea del murale in via Decollati

La cittadella del povero e della speranza di via Decollati impreziosita da due nuovi murales. L’idea dei murales è nata proprio da Don Pino, che è solito riunirsi a recitare il rosario nel giardino tutto quei palazzi in compagnia di altri missionari, con il viso rivolto verso Monte Pellegrino. Un giorno, però, è arrivato in ritardo, il suo solito posto era occupato e si è seduto a pregare con il viso rivolto verso i palazzi. Reduce dall’inaugurazione del murale di Biagio Conte allo Sperone, ad opera dell’artista Igor Scalisi Palminteri, l’associazione mentale è stata immediata.

“Il dittico dell’accoglienza” di Igor Scalisi

La posizione strategica dei due murales permette a chi arriva in treno in direzione Palermo, di poter scorgere l’immensa immagine di Biagio Conte a braccia aperte. “Era la fine dell’estate quando Don Pino mi ha chiamato chiedendo di passare alla missione – racconta Igor Scalisi – quella sera ci siamo trattenuti a lungo a parlare su cosa potevamo dipingere relativamente all’idea che volevamo comunicare”.

Un messaggio di speranza raffigurato sulle facciate di palazzi alla cittadella del povero e della speranza, arricchito sullo sfondo dal promontorio palermitano, monte Pellegrino, che, attraverso le braccia aperte del missionario, comunica il concetto di accoglienza e di pace. “Sono onorato di aver fatto questo dittico perché sono convinto che Biagio rappresenti tutta Palermo, non solo quella che accoglie, ma anche quella non accolta degli ultimi e degli emarginati” – racconta l’artista Palminteri – sono davvero felice e spero con questo lavoro, di aver portato una goccia di bellezza in un luogo già straordinario come quello della missione di speranza e carità”.

 

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