La concessione dello stadio Renzo Barbera al Palermo football club è stato al centro di un incontro avvenuto questa mattina a Villa Niscemi tra il sindaco Leoluca Orlando ed il presidente del club Dario Mirri e l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola. Presente anche il capo di gabinetto, Sergio Pollicita.

Il sindaco ha annunciato di aver convocato per le ore 13.15 la Giunta comunale per prendere atto della delibera approvata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale e dare corso agli adempimenti conseguenti al fine di pervenire entro oggi al rilascio della lettera al club di viale del Fante che consente l’uso dell’impianto e l’iscrizione al campionato di serie C.

Nella serata di sabato scorso, il consiglio comunale ha approvato con 20 voti favorevoli e 5 astenuti il testo della convenzione che sarà stipulata con la società Palermo football Club per la concessione dello stadio Renzo Barbera per sei anni.

Si chiude, così, una polemica che dura da settimane con il rischio concreto che la nuova società Palermo si trovasse a dovere giocare lontano dalla città di cui porta il nome o peggio si trovasse senza stadio e dunque con l’iscrizione a rischio al campionato professionistico di serie C.

“Non ho mai avuto dubbi su serietà e impegno della maggioranza del consiglio comunale perché avvenisse ciò che è naturale e cioè che la squadra di calcio di Palermo giocasse nello stadio di Palermo – ha detto il sindaco Leoluca Orlando che anche per questa vicenda è stato al centro di roventi critiche –. Si apre ora una fase importantissima per la squadra, la società e la città tutta perché prosegua e si rafforzi il cammino verso le serie maggiori, come meritano Palermo e i tifosi”.

Durante il voto finale sulla concessione dello stadio Barbera, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega Igor Gelarda e sottoscritto anche dai gruppi consiliari di Forza Italia, Avanti insieme e Italia Viva che prevede che la metà dei posti riservati in tribuna alle autorità sia destinato agli studenti delle scuole elementari e medie e a cittadini con disabilità.

Come vi abbiamo spiegato ieri, però, sono tanti i dubbi sulla convenzione di affidamento, a partire dal canone.

(foto di Stefano Patania)

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