La proroga automatica delle concessioni fino al 2020 non è legittima. Per questo motivo la legge regionale siciliana così come l’intero sistema italiano di concessione dei lidi balneari non rispetta la normativa Europea
La Corte europea ha così bocciato la proroga automatica decisa dall’Italia per le concessioni demaniali marittime e in riva ai laghi fino al 31 dicembre 2020. Una scelta alla quale la Sicilia si era adeguata con propria legge regionale nonostante le polemiche durate per quasi due anni.
Una sentenza che rimette in discussione tutti gli affidamenti e crea le condizioni per un bando di affidamento per ciascun lido o per affidamenti su basse locale con concessioni comunali.
La decisione su come procedere all’adeguamento alla sentenza spetta al governo nazionale che sta già pensando ad un avviso pubblico a gennaio del prossimo anno o forse addirittura del successivo. Ma in Sicilia c’è una legge ad hoc e dunque occorrerà decidere autonomamente o legiferare di nuovo fosse anche solo per recepire la norma nazionale.
nell’isola sono circa 9 mila le strutture interessate e non ci sono solo stabilimenti balneari propriamente detti. Le concessioni riguardano anche bar, chioschi, ristoranti, locali di tendenza e, naturalmente, i lidi.
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