Stop alla campagna pubblicitaria dell’Amat finita nella bufera social da parte dei palermitani. Lo ha deciso il presidente di Amat Giuseppe Mistretta ad appena tre giorni dall’avvio della stessa campagna pubblicitaria partita con il mese di maggio.
La campagna
La campagna pubblicitaria prevede inserzioni sui giornali on line e affissione di cartellonistica. Due i messaggi utilizzati entrambi dedicati all’obliterazione dei biglietti. Il primo problema, infatti, sono le corse non pagate. In tanti acquistano il biglietto ma lo validano solo se sale il controllore. I messaggi sono due: nel primo un palermitano quasi disperato accompagnato dalla scritta “obliterare non è peccato” mentre il secondo vede lo stesso Palermitano riflettere sull’onestà che insegna al figlio ma che non mette in pratica ‘rubando’ di fatto la corsa sull’autobus. La sospensione riguarderà, naturalmente, l’on line ma difficilmente potrà riguardare la cartellonistica visto che i manifesti sono ormai affissi.
Le critiche
Le critiche mosse sui social interessano in particolare tutta una serie di disservizi che hanno afflitto il trasporto pubblico palermitano negli ultimi anni: dalla carenza di mezzi a ritardi sempre più cronici, in particolare sulle linee periferiche. La fantasia degli utenti sui social si è sbizzarrita, travisando i messaggi pubblicitari apparsi negli ultimi giorni fra le strade di Palermo e facendoli diventare mezzi di satira e critica sociale, con particolare riferimento alla scarsa frequenza di alcune linee.
Le polemiche anche politiche
Non sono mancati gli attacchi anche di natura politica da parte delle opposizioni. Si contesta la spesa (10.600 euro per il piano mezzi e 3000 euro circa per la creatività) fatta da una azienda in palese crisi economica e per diffondere un messaggio che ha provocato più critiche e polemiche che altro. Per la consigliera comunale del M5S Concetta Amella, ad esempio, “basare i messaggi su condotte negative (piuttosto che il contrario) finisce per rafforzare paradossalmente proprio quei comportamenti incivili percepiti come una “normalità“. Un marketing istituzionale piuttosto fuori bersaglio”. Ancora più duro il capogruppo di Azione Fabrizio Ferrandelli. “In modo provocatorio abbiamo voluto inserire anche la richiesta di quantizzazione della cifra da sostenere per la potenziale installazione di verificatori elettronici di bordo di cui si potrebbe dotare il parco mezzi. Forse una misura più efficace rispetto a questa campagna”.
Ferrandelli questa mattina ha “depositato una richiesta di convocazione urgente di consiglio comunale con i vertici di Amat e dell’amministrazione per fare chiarezza sulle ultime delibere Amat” presentando anche una richiesta di sospensione in autotutela. Sospensione che in realtà era già stata deliberata.
Il nuovo messaggio incentrato sui servizi
Il messaggio sarà rimodulato e verrà incentrato sul futuro lancio del software che permetterà di acquistare il biglietto a bordo con una semplice strisciata di carta di credito o di carta bancomat. Ma per lanciarlo bisognerà attendere che il servizio parta. E magari, nel frattempo, partirà anche la geolocalizzazione dei bus prevista dal 10 maggio.
Il Presidente Mistretta
“Al momento abbiamo sospeso solo la campagna social – dice il Presidente di Amat Giuseppe Mistretta a BlogSicilia, riferendosi probabilmente alle inserzioni on line – si farà in seguito una valutazione contrattuale per compredere se la sospensione può essere estesa”.
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