Cantieri eterni in città che rendono più complessi gli itinerari, costringendo i bus a passare in zone ad alto tasso di traffico. Questo, in sintesi, è uno dei grandi problemi da affrontare, giornalmente, per gli utenti dei bus di Amat, società Partecipata che si occupa della gestione del trasporto pubblico di Palermo. Un tema che torna in auge, alla luce delle polemiche sollevatesi, negli ultimi giorni, in seguito alla campagna pubblicitaria lanciata dall’azienda di via Roccazzo, per invitare l’utenza al rispetto delle regole basilari di utilizzo del servizio, come l’obliterazione (ovvero la convalida del timbro) del biglietto. L’intento era chiaramente quello di combattere l’atavico fenomeno dei “portoghesi”, ma ha finito per attrarre critiche e sfottò sui social network, con tanto di meme che girano insistentemente su diversi muri e pagine.

Bus Amat bloccati da cantieri e traffico

Autobus Amat 721 Palermo

Polemiche mosse, in particolare, sui disservizi che hanno interessato i mezzi dell’azienda di trasporto pubblico. Sono tanti i ritardi che si accumulano giornalmente sulle strade del capoluogo siciliano, con particolare riguardo per le linee che collegano il centro alla periferia. Un fenomeno che si moltiplica, in particolare, per quelle aree non servite da mezzi alternativi (tram e metrò su tutti). Così, raggiungere determinate zone con i mezzi pubblici diventa impresa ardua, quasi impossibile. Per giunta, alcune aree della città sono o comunque sono rimaste senza collegamenti, con linee deviate su itinerari alternativi a causa di cantieri o lavori sulla sede stradale.

Come il caso delle linee 234 e 109, sulle quali l’Amat ha dovuto rivedere il proprio itinerario, lasciando senza autobus per quattro mesi il quartiere Villaggio Santa Rosalia, in IV Circoscrizione. Oppure, tanto per fare un altro esempio, la linea 209 che, a causa di alcune modifiche alla viabilità, non è potuta più transitare all’interno dell’area di Belmonte Chiavelli. Insomma, una vera gatta da pelare, quella dei lavori in città, che ha costretto l’Amat, a volte, ad allungare gli itinerari anche di diversi chilometri. Come avvenuto nel caso della linea 806 che, come è noto, collega piazza Croci al quartiere di Mondello. Una delle linee più trafficate con l’inizio della bella stagione ma che, a causa degli interventi su via Margherita di Savoia, ha dovuto abbandonare la Favorita per muoversi su un peripleo incanalato fra viale Strasburgo, via Lanza di Scalea e viale dell’Olimpo.

Il caso del centro città

“In media stat virtus” recita la famosa massima in latino ma, a volte, trovare l’equilibrio nel caos della viabilità della città risulta particolarmente difficile. Esempio scolastico è rappresentato dalle linee che transitano all’interno del centro di Palermo. Come la linea 101 e 102, due delle tratte più usate dall’utenza. Bus che, a causa di diversi cambi di itinerario, sono oggi costretti ad un giro immenso per percorrere poche centinaia di metri in linea d’aria. Giunti a piazza Castelnuovo infatti, tali mezzi sono costretti a deviare su via Dante, per poi incanalarsi prima su via Brunetto Latini e poi sull’area del Tribunale. Infine, i bus in questione, sono costetti a percorrere via Volturno e via Cavour. Due delle strade più trafficate nelle ore di punta e che, di conseguenza, allungano di molto i tempi di percorrenza in direzione Stazione Centrale.

Fatto che certamente scoraggia l’utilizzo del mezzo pubblico, in un contesto cittadino reso ancora più complesso dalle limitazioni alla viabilità che stanno interessando l’area del Porto e quindi, de relato, proprio via Roma. Un’arteria viaria che, una volta, offriva una scappatoia niente male proprio ai mezzi pubblici, ovvero un doppio senso di marcia fino a piazza Sturzo valido solo per i bus. Alternativa ad oggi impercorribile (anche se si volesse intraprenderla) proprio a causa, guardo caso, di un cantiere: quello del collettore fognario all’altezza di via Guardione. Lavori in netto ritardo e che stanno limitando la sede stradale di via Roma e che quindi, di fatto, tolgono ogni possibile soluzione alternativa ad un giro del peripleo anti-economico dal punto di vista temporale.

La campagna pubblicitaria della discordia

Meme Campagna Pubblicitaria Amat

Meme su campagna pubblicataria Amat che gira sui social

Problemi di percorrenza degli itinerari insomma, ma non solo. Le critiche mosse sui social interessano in particolare tutta una serie di disservizi che hanno afflitto il trasporto pubblico palermitano negli ultimi anni: dalla carenza di mezzi a ritardi sempre più cronici, in particolare sulle linee periferiche. Alcuni di questi problemi sono stati risolti, con lo sblocco del bando per i nuovi autisti ad esempio, altri sono ancora presenti. Così, la fantasia degli utenti sui social si è sbizzarrita, travisando i messaggi pubblicitari apparsi negli ultimi giorni fra le strade di Palermo e facendoli diventare mezzi di satira e critica sociale, con particolare riferimento alla scarsa frequenza di alcune linee. Un problema che l’azienda conosce bene e per il quale, nei prossimi giorni, Amat ha deciso di attivare un servizio di geolocalizzazione consultabile dall’utenza attraverso un app.

Futuro lancio del software che non ha placato le polemiche relative alla campagna pubblicitaria. Non sono mancati, in tal senso, gli attacchi delle opposizioni. Per la consigliera comunale del M5S Concetta Amella, ad esempio, “basare i messaggi su condotte negative (piuttosto che il contrario) finisce per rafforzare paradossalmente proprio quei comportamenti incivili percepiti come una “normalità“. Un marketing istituzionale piuttosto fuori bersaglio”. Ancora più duro il capogruppo di Azione Fabrizio Ferrandelli. “In modo provocatorio abbiamo voluto inserire anche la richiesta di quantizzazione della cifra da sostenere per la potenziale installazione di verificatori elettronici di bordo di cui si potrebbe dotare il parco mezzi. Forse una misura più efficace rispetto a questa campagna”.

Geolocalizzazione dei bus a partire dal 10 maggio

Problemi, quelli relativi ai ritardi, che Amat cercherà di lenire attraverso l’innovazione tecnologica. Dal 10 maggio infatti, l’azienda lancerà “Muoversi per Palermo“, app sviluppata dai tecnici della Sispi in collaborazione con Amat e che punta a rendere più capillare ed efficente il servizio dell’azienda di via Roccazzo, attraverso un tracciamento costante dei mezzi e l’offerta di alcuni servizi collaterali. Con riguardo alle caratteristiche dell’app, il programma  permetterà infatti, attraverso una geolocalizzazione costante dei mezzi, di verificare in tempo reale il percorso di ogni linea, l’itinerario e il tempo di percorrenza fra le varie fermate.

Una “rivoluzione” tecnologica che va inoltre nella direzione di rendere più efficente un servizio che, per stessa ammissione della dirigenza di Amat, ad oggi fatica con riguardo agli spostamenti da e verso le periferie. L’applicativo adotta il formato standard “Google Transit Feed Specification”, consentendo così una facile integrazione con le più note applicazioni di mobilità quali Google Maps o Mappe di Apple. Da capire se ciò basterà a lenire ritardi e disservizi. Al netto di ciò però, campagne pubblicitarie o meno, deve prevalere il senso civico. Timbrare il biglietto non è un diritto, è un dovere, così come quello di garantire un servizio efficace ed efficente.

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