L’Assemblea regionale siciliana da uno ‘scappellotto’ al governo. Dopo aver approvato a tempo record la norma sui forestali, approva anche un ordine del giorno che, invece, impegna il governo della Regione a ritirare l’avviso per la realizzazione di due termovalorizzatori (o termoutilizzatori come li chiama Musumeci) e di fatto a bloccare il processo per la loro realizzazione. In realtà l’ordine del giorno che impegna il Governo regionale a ritirare l’avviso per i due impianti, è stato approvato solo come raccomandazione e c’è da aspettarsi che il governo non lo tenga in nessun conto
L’attacco di Barbagallo
“Il tema dei rifiuti in questa legislatura non ha avuto le risposte che il problema meritava. Di certo per quanto riguarda il costo della tariffa continuano a esserci gravi sperequazioni da una parte all’altra della Sicilia” ha sostenuto in aula il deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo,.
“Il porta a porta andrebbe superato per i numeri che sta assumendo, anche nella gestione andrebbe superato perché certamente sta contribuendo a ingrassare le file della criminalità organizzata piuttosto che garantire l’economicità della spesa. Il Partito Democratico inoltre ritiene inopportuno oltre che illegittimo l’avviso pubblico del Governo per la realizzazione di due termovalorizzatori”.
Secondo il segretario regionale del PD, “questo avviso è inopportuno perché arriva fuori tempo massimo, al quarto anno di legislatura e – prosegue – illegittimo perché non previsto dal piano rifiuti e perché comunque senza la previsione del piano rifiuti occorre, ai sensi dell’articolo 9, comma 1, della legge 9, il parere delle provincie, dei comuni, delle Srr e successivo decreto del presidente della Regione”.
Un tema, come ribadito anche in aula, non affrontato adeguatamente dal Governo regionale in questi quattro anni: “ci ha sorpreso la delibera di giunta del primo aprile 2021 – aggiunge Barbagallo – con cui il commissario d acta ha individuato 7 nuovi impianti, anche questi giunti fuori tempo massimo. E per i quali, anzi, il 10 giugno scorso viene intimato alle Srr di provvedere anche alla copertura finanziaria per la progettazione degli impianti pubblici. Abbiamo da ridire anche sulle 7 localizzazioni, alcune delle quali – conclude – assolutamente incoerenti con gli strumenti urbanistici generali, tra cui quello di Pantano D’Arci”.
Piano da rifare secondo Trizzino
E sul tema l’opposizione è tutta sulla stessa linea “Inceneritori? Non erano in alcun modo contemplati nel piano rifiuti: il governo revochi l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e successiva gestione di questi impianti” è scritto nell’ordine del giorno del M5S e del Pd.
“Musumeci- dice il deputato M5S Giampiero Trizzino, primo firmatario dell’odg – non può calarli così dall’alto. Non si può giocare con le leggi, ci sono delle regole da rispettare. Se vuole costruire inceneritori al posto delle discariche, deve riscrivere daccapo il piano dei rifiuti, sottoporlo nuovamente al Parlamento e soltanto dopo che tutto l’iter sarà concluso potrà presentare il bando per i termovalorizzatori”.
Anche Attiva Sicilia dice no
“Prima di tutto – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – occorre puntare sull’economia circolare, quindi sulla prevenzione, la riprogettazione, il riuso e la raccolta differenziata. Solo alla fine di questo percorso si potrebbe decidere di realizzare gli inceneritori di cui non si sente proprio l’esigenza in Sicilia”.
Ma c’è un secondo ordine del giorno
Ma c’è anche un secondo ordine del giorno nel quale si impegna il governo, fra l’altro, a ultimare il lavoro della Commissione d’inchiesta e di verifica sulla regolarità delle autorizzazioni delle discariche e degli impianti di rifiuti in Sicilia avviata da Pierobon. Ma anche a nominare dei commissari ad acta per i Comuni che non hanno raggiunto i livelli di raccolta differenziata previsti, tra questi le grandi città che in particolare danneggiano il trend positivo. Inoltre, Attiva Sicilia chiede di utilizzare le somme di 45 milioni di euro (derivanti da PO FESR, Patto per la Sicilia e POC) non per esportare i rifiuti fuori regione ma per sostenere i comuni più virtuosi nella raccolta differenziata, anche per evitare meccanismi poco virtuosi nella gestione dei rifiuti.
“Appare evidente il degrado e lo stato di decadenza in cui versano la maggior parte dei Comuni siciliani, spesso colpiti da continue ‘emergenze rifiuti’ – dice Foti – con le relative ripercussioni sul turismo, quindi sull’economia, nonché sulla stessa vivibilità dei luoghi per i cittadini residenti. Per questo serve sostenere economicamente i Comuni che lavorano bene raggiungono i risultati piuttosto che innescare meccanismi che possano far diventare più conveniente abbandonare questa gestione virtuosa”.
Per la Lega bisogna andare avanti ‘senza se e senza ma’
Ma la Lega invita Musumeci e non tenere conto dell’ordg accolto solo come raccomandazione “Intervengo per ribadire il valore concreto e simbolico di questi impianti, l’assoluta necessità di realizzarli, il sostegno convinto della Lega Sicilia al presidente Musumeci. Ho letto le osservazioni critiche fatte da PD e M5S ma nessuna di queste è condivisibile” dice il segretario Nino Minardo.
“Aggiungo che ho un profondo rispetto per le tematiche ambientali ma sono convinto che nello specifico dei termovalorizzatori il dibattito sia davvero anacronistico e inutile. Da decenni i termovalorizzatori sono utilizzati in tanti Paesi europei e nel Nord Italia. Vi sono dei casi impianti per il trattamento termico dei rifiuti e la produzione di energia costruiti già negli anni ’70 del secolo scorso (ad esempio a Vienna) mentre per ciò che concerne i termovalorizzatori di ultimissima generazione tre anni fa ne è stato inaugurato uno a Copenaghen, in Danimarca, con prestazioni energetiche e ambientali sono eccezionali. Non mi pare che Danimarca o Austria siano nazioni dove la sensibilità ecologista sia scarsa, anzi. Lo stesso discorso vale per i 27 termovalorizzatori che funzionano benissimo in Italia anche in aree del Nord dove le percentuali di raccolta differenziate sono storicamente molto più alte delle nostre, a riprova che gli incentivi a differenziare e riciclare i rifiuti e l’uso di termovalorizzatori si integrano benissimo. In Sicilia abbiamo fatto grossi sbagli nell’affidarci esclusivamente alle discariche, è il momento di correggere gli sbagli e cambiare le cose: la Lega Sicilia sarà sempre in prima linea per fare sì che si superino eventuali resistenze, non ci si penta di questo importante passo in avanti compiuto dal presidente Nello Musumeci, da tutto il governo regionale e dalla maggioranza di centrodestra e, anzi, se ne compiano altri in futuro. Ci si confronti in maniera pragmatica e lo si faccia nel merito, si spieghi bene ai cittadini il funzionamento di questi impianti, si evitino le strumentalizzazioni e i pregiudizi ideologici, si vada avanti con i termovalorizzatori senza se e senza ma”.
Intanto passa la legge sui Forestali
Nella seduta di ieri l’Ars ha approvato anche la norma sui forestali che assicura la campagna antincendio 2021 anche se con un certo ritardo. Trovati 64 milioni di euro per far lavorare gli stagionali. La norma è stata scritta in fretta e furia e presentata dieci giorni fa. I soldi, ironia della sorte, vengono dal reimpiego di risorse che erano state destinate ad altro ma attraverso articoli della finanziaria impugnati da Roma.
Antincendio garantito col sì dell’opposizione
Ma anche qui le opposizioni attaccano “Grazie al voto favorevole dei deputati del PD l’Ars ha approvato il disegno di legge ‘Disposizioni per il settore della forestazione’, per la tutela dell’ambiente ed in particolare dei nostri boschi. Senza la presenza del PD la legge non sarebbe stata approvata per mancanza del numero legale. Oltretutto neppure il presidente Musumeci era in aula, evidentemente per lui l’ambiente non è una priorità” dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars.
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