Grande successo a Monreale per la terza edizione di “Storie di libri fra Palermo e Monreale”, la manifestazione, promossa dal Comune, volta a valorizzare l’importanza dei libri e dei monumenti quali testi di carta e di pietra che tramandano la nostra memoria. Coinvolte tutte le scuole del territorio che hanno animato l’intera giornata con manifestazioni di ottimo livello culturale. L’appuntamento, quest’anno, è stato ispirato al recupero della memoria, cioè di fatti e manufatti poco noti del territorio.

La giornata si è aperta in Aula consiliare dove il sindaco Piero Capizzi e gli assessori Paola Naimi e Giuseppe Cangemi hanno accolto i ragazzi e gli insegnanti, insieme alle dirigenti Beatrice Moneti e Chiara Di Prima.

“Il mio invito – ha detto il sindaco Capizzi –è quello di attribuire una grande importanza ai testi soprattutto antichi e in questo il ruolo più importante è affidato ai docenti di cui siamo orgogliosi e che ringraziamo per il loro impegno e la loro passione”.

Fra gli appuntamenti più originali e interessanti l’ “adozione” della cappella Roano da parte degli studenti della II C della media Antonio Veneziano, monumento sepolcrale del suo committente e custode di preziosi paramenti, situata nel transetto sinistro del duomo. I ragazzi, preparati e guidati dalla docente di Lettere Romina Lo Piccolo, hanno raccontato la storia inedita di questa cappella e del suo illuminato committente, l’arcivescovo spagnolo Giovanni Roano. Un luogo che a partire dalla rappresentazione pavimentale su Giona, prefigurazione di Cristo, descrive, in un’atmosfera barocca carica di simbolismo, la storia della salvezza attraverso l’Incarnazione e la Trinità.

“La scelta – ha spiegato Romina Lo Piccolo, componente del coordinamento tecnico della manifestazione – è caduta su questo monumento perché è il segno tangibile che Roano, illuminato mecenate e fine erudito, ha regalato alla nostra città. Lo ricordiamo anche per avere promosso il culto della Madonna del Popolo. Si preoccupò di preservare i mosaici del duomo dalle insidie dell’umidità; la sua sensibilità artistica si concretizza nell’avere voluto armonizzare il tessuto musivo normanno con la tecnica barocca dei marmi a mischio, che non creano cesura rispetto al resto del duomo”.

In aula consiliare si è parlato di integrazione e convivenza nell’ambito della monarchia normanna, un’attività della II A della scuola Veneziano, curata dalla docente di Lettere Lucina Guardì.
Altra interessante attività quella svolta dalla scuola media Morvillo sulla figura e i luoghi di Antonio Veneziano, noto come il Petrarca monrealese, molto conosciuto come autore letterario e poco come progettista. I ragazzi hanno mostrato l’ideazione delle statue di piazza della Vergogna a Palermo. A coordinare le attività le docenti Marilena Lino, Tiziana Zito, Pina Romeo e Pia Di Gesù. I piccoli della materna della stessa scuola hanno riprodotto alcuni quadri del pittore monrealese Antonino Leto; i bambini delle elementari hanno voluto omaggiare il puparo Enzo Rossi che ha avuto il merito di strappare all’oblio l’opera dei pupi.

“La cultura e i libri – ha detto Antonella Lo Presti, vicepreside cdella scuola Morvillo e componente del coordinamento tecnico – incarnano il valore della memoria che coniuga presente e passato in un continuum che ci fa guardare al futuro con serenità e fiducia”.

Nel pomeriggio, “Sulle tracce di Garibaldi”, rievocazione drammatizzata del passaggio di Garibaldi; pièce a cura dei ragazzi della III C della scuola Antonio Veneziano,guidati dalla docente Rosalba Campanella, ispirata da alcuni documenti conservati dall’archivio storico di Monreale che gettano nuova luce sul ruolo della città nell’epopea garibaldina; a seguire, protagonista sempre il Rinascimento con “Appunti sulla rivoluzione del 1848, a cura di don Giovanni Vitale, direttore dell’archivio storico diocesano e Antonio Corso, dell’archivio storico comunale. Conclude la serata, la rappresentazione “Lo Sparviero”, su Antonio Veneziano.