Dopo 35 anni e mezzo arrivano tre nuove condanne per i ministeri della Difesa e dei Traporti che dovranno risarcire altri 12 milioni di euro ai parenti di 31 delle 81 vittime della strage di Ustica.

Le condanne sono state inflitte dal tribunale civile di Palermo seguendo la già tracciata negli ultimi due anni hanno accolto le domande di risarcimento di altri familiari.

Secondo i giudici il Dc 9 dell’Itavia in servizio da Bologna a Palermo, precipitato al largo dell’isola di Ustica il Dc 9 il 27 giugno 1980, venne abbattuto da un missile o da una “quasi collisione” che lo fece precipitare, in uno scenario di guerra che avrebbe coinvolto aerei militari di varie nazionalità, mai identificati. Alcune delle precedenti pronunce sono state confermate sia in appello che in Cassazione.

I ministeri sono stati ritenuti responsabili per non avere assicurato, ciascuno per la parte di propria competenza, il
controllo del traffico aereo. Dichiarata la prescrizione invece sul danno morale conseguente alla sofferenza dei familiari
delle vittime, impossibilitati a conoscere la verità sulla fine dei loro congiunti, a causa del depistaggio. L’ipotesid del cedimento strutturale, pista battuta negli anni immediatamente successivi al disastro che ratificò la fine della compagnia Itavia. è stata scartata ancora una volta.

E Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, commenta che “ancora una volta il governo del nostro Paese, nello specifico i ministeri dei Trasposti e della Difesa, sono condannati per non aver protetto le vite dei cittadini innocenti nella tragica notte del 27 giugno 1980 e poi per aver ostacolato la verita’”.

Ma la presidente dell’associazione dei parenti delle vittime continua a rimporverare al governo italiano che “nessuna iniziativa diplomatica per ottenere da Stati amici ed alleati le informazioni necessarie, richieste in questi anni dai giudici che svolgono le indagini, per scrivere l’ultima definitiva pagina sulla vicenda individuando i diretti responsabili”.

Bonfietti chiede quindi nuovamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi, “che sta cercando di dare nuova credibilità al Paese, di avere la consapevolezza e la determinazione per affrontare a livello internazionale queste problematiche e per far definitiva luce su una tragedia che ha colpito tanti cittadini innocenti ma anche la dignità del nostro Paese”.