DIALOGO APERTO PER IL PONTE

Collegamento stabile dello Stretto, Falcone: “Opportuno dialogo franco Governo-Regioni”

L’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone, interviene sul collegamento fra la Sicilia e la Calabria e chiama al dialogo e alla responsabilità tutte le Istituzioni.

La soluzione al collegamento fra Sicilia e Calabria

«La cruciale importanza, per il futuro del Sud e dell’Italia intera, di una soluzione al nodo del collegamento diretto fra Sicilia e Calabria, chiama tutti gli attori istituzionali a un’assunzione di responsabilità. Siamo convinti infatti che ogni decisione o percorso di confronto che riguardi l’attraversamento stabile dello Stretto sia opportuno che passi da un dialogo franco e documentato fra Roma, le Regioni e le comunità locali, fino anche all’Europa”, scrive Falcone in una nota.

Prospettiva per il rilancio del Mezzogiorno

“In questo senso, il presidente Musumeci ha già consegnato tale auspicio al ministro Giovannini e al Governo nazionale. La prospettiva di un Mezzogiorno che rialza la testa è legata a doppio filo a infrastrutture come il Ponte o l’Alta velocità in Sicilia. Infrastrutture che, come avvenuto con le opere post Unità d’Italia o del Dopoguerra, siano l’effettiva soluzione al divario fra Nord e Sud”, aggiunge l’assessore regionale.

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L’interrogazione parlamentare presentata da Forza Italia

Il revamping del Ponte è tornato in Parlamento, già nell’era del governo Draghi. Alla Camera l’interrogazione l’ha presentata Matilde Siracusano di Forza Italia, che ha chiesto lumi sui lavori della Commissione ministeriale istituita a settembre dall’allora ministra Paola De Micheli, per la valutazione delle proposte progettuali per l’attraversamento dello Stretto. Le ha risposto il sottosegretario alle Infrastrutture, il leghista Alessandro Morelli, che a nome del Governo ha spiegato che la commissione ha avviato la conclusione dei lavori per l’elaborazione della relativa relazione. Risposta non troppo specifica. Cui la Siracusano ha replicato sottolineando come le risorse europee, in arrivo per il nostro Paese, potrebbero essere utilizzate – se non per il Ponte, visti i tempi stretti – per realizzare le opere di collegamento.

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