Domani a Messina scende in piazza la Rete No Ponte in una manifestazione per chiedere al Governo nazionale di impiegare le risorse del Recovery Fund destinate al Sud per servizi, infrastrutture utili ai cittadini e messa in sicurezza dei territori e delle città.

“La lista di opere trapelata nei giorni scorsi – dicono gli organizzatori – e le linee Guida del Governo ci fanno pensare che l’orientamento prevalente in questo momento sia spendere questi soldi per rafforzare ulteriormente le aree più ricche del Centro e del Nord-Italia. Il Meridione e le isole rischiano di restare fuori dal più imponente piano di investimenti pubblici dal dopoguerra a oggi“.

Gli attivisti No Ponte tornano in piazza per imporre una diversa agenda politica. “Al Sud spetta un terzo delle risorse, oltre al risarcimento per la marginalizzazione cui è stato sottoposto negli anni passati. Chiediamo che questi soldi vengano utilizzati per soddisfare i bisogni dei territori meridionali e migliorare le condizioni di vita degli abitanti, offrire un futuro migliore. Non possiamo consentire che ancora una volta vengano sprecate risorse per opere devastanti e inutili come il Ponte sullo Stretto o il Tunnel. Non possiamo consentire ulteriori speculazioni ai danni dei nostri territori”. La manifestazione è stata organizzata per domani sabato 26 settembre, alle 17 in piazza Unione Europea a Messina.

Anche l’Asael ha invitato i vertici delle tre Città Metropolitane a “rappresentare con urgenza e forza queste necessità al governo nazionale in vista della formazione del programma da presentare all’Europa” per l’utilizzo dei fondi assegnati all’Italia. “Non c’è tempo da perdere – sottolinea i presidente Matteo Cocchiara -, il sistema viario regionale è ormai al collasso. Interi tratti di collegamento fondamentali per la viabilità interna sono in crisi e versano in condizioni pessime. Il Recovery Fund può rappresentare una possibilità decisiva su cui fare leva, ma bisogna presentarsi puntuali all’appuntamento con l’Europa”.

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