Il Vicepresidente della Regione Siciliana ed assessore all’economia, Gaetano Armao, è intervenuto alla riunione della Commissione ENVE del Comitato europeo delle Regioni ed alla Conferenza delle Regioni per sottolineare la necessità che nella redazione dei Recovery plan gli Stati membri pongano la massima attenzione alle questioni dell’insularità.

E ciò vuol dire per l’Italia l’inserimento prioritario del Ponte sullo Stretto di Messina tra i progetti strategici.
Parimenti è urgente il riconoscimento del ruolo centrale che le Regioni debbono avere nella programmazione delle risorse stanziate nell’ambito dei progetti relativi al Next generation EU.

“Purtroppo quanto accaduto in Italia – ha precisato Armao -, ha dimostrato che le misure di contrasto alla crisi economica postpandemica sono gestite dal Governo statale in termini accentrati, incompatibili con l’ordinamento costituzionale e con le strategie delle politiche europee di sviluppo. Questo errore non deve ripetersi per non reiterare i ritardi nelle misure di sostegno già rilevati nel nostro Paese, ma sopratutto per conferire efficienza allo sforzo finanziario varato a livello europeo”.

“Dopo la pubblicazione delle scarne linee guida si attendono ancora le matrici per definire gli investimenti da pare del Governo centrale che sembra, finora, voler procedere senza uno strutturale coinvolgimento delle Regioni” ha concluso l’Assessore.

Il Ponte sullo Stretto è stato al centro del dibattito politico di questi ultimi mesi. “No al ponte sullo Stretto di Messina, penso invece a un tunnel sottomarino” aveva detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ospite de ‘La Piazza’, l’evento organizzato dal quotidiano online ‘Affaritaliani.it’ a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. “Sullo Stretto dobbiamo pensare, quando si riveleranno le condizioni, a un capolavoro di ingegneria – aggiunge -. Un ponte anche sottomarino, ci stavo pensando. Per il ponte non ci sono le condizioni. Ma prima dobbiamo preoccuparci dei collegamenti” interni, in primis l’alta velocità al Sud.

Il primo a lanciare l’idea del tunnel nelle scorse settimane eras stato il Vice Ministro Giancarlo Cancelleri che ne ha parlato il 31 luglio a margine dell‘inaugurazione del viadotto Himera rispondendo alle domande sulla manifestazione in corso a Messina proprio per chiedere la realizzazione del Ponte. Manifestazione che è stata preceduta e seguita da iniziative legislative che puntano ad ottenere il via libera al Ponte o, in alternativa, a indire un referendum su questo tema.

Ma l’idea del tunnel viene adesso tacciata come ridicola. “Ho rispetto per tutte le proposte, l’obiettivo è il collegamento stabile tra le due sponde sia per il trasporto su gomma che per quello ferroviario. Che si faccia in superficie o sotto il mare ai fini economici ed infrastrutturali non mi pare molto rilevante. Sarebbe utile capire se il presidente del Consiglio sia dotato di un progetto di massima e se il piano abbia avuto un consenso di carattere tecnico” dice il governatore della Sicilia, Nello Musumeci,

“Volendo pensare male – aggiunge il presidente della Regione Siciliana – si può credere che il tunnel sottomarino sia una comoda trovata per mettere a tacere il coro sempre più robusto di quanti chiediamo il Ponte sullo Stretto e di rinviare ulteriormente il tavolo di confronto sul tema”.

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