“Il Ponte sullo Stretto penso che sia un progetto su cui si può discutere senza pregiudizi ideologici, ma solo se inserito in un disegno strategico: la priorità è avere l’alta velocità. Nessuno mi convincerà che bisogna aspettare il Ponte per avere l’alta velocità che si può fare già adesso”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la coesione Territoriale Giuseppe Provenzano intervenendo a Sky Tg Economia

L’uscita dell’esponente Pd del governo Conte indicato da più parti come possibile contendente, fra due anni, alla poltrona di presidente della Regione non cade a caso in un giorno qualunque. Parte del governo comincia a sentire la rinata pressione per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Un progetto sposato o osteggiato a seconda delle parti politiche per questioni meramente ideologiche.

Ma adesso la parola rischia di passare ai siciliani davvero e sul tappeto potrebbero scendere anche le questioni legate al consenso che negli ultimi anni ha dimostrato di essere ‘ballerino’. Domani a Messina, infatti, scenderà in campo la società civile e la partecipazione al flash mob per il Ponte dirà qual è il sentimento popolare sull’argomento.

“DiventeràBellissima aderisce con convinzione al “Flash Mob” che si terrà a Messina per sollecitare il governo nazionale a dotare la Sicilia di infrastrutture all’altezza, una su tutte il Ponte sullo Stretto” affermano i deputati regionali Alessandro Aricò e Pino Galluzzo. Quest’ultimo interverrà a nome del movimento politico all’iniziativa, denominata “Se non ora, quando?”, che si svolgerà venerdì 31 luglio alle ore 10 in piazza Municipio.

Aricò e Galluzzo sottolineano: “Cittadini, associazioni, sindacati e partiti, tutti insieme dobbiamo mobilitarci per rivendicare i diritti che spettano alla Sicilia. Il governo nazionale non deve perdere ulteriore tempo nel completare e realizzare le infrastrutture al servizio dei “corridoi” europei: il Ponte sullo Stretto, appunto, ma anche l’Alta velocità e l’Alta capacità ferroviaria da Augusta fino ai confini nazionali, il potenziamento dei sistemi aeroportuali esistenti, le Zone economiche speciali, l’adeguamento delle 15 Autorità portuali, la digitalizzazione e la banda larga”.

Forza Italia, madrina originale dell’idea del Ponte, propone anche il come: “Le risorse del Recovery fund sono una grande occasione per superare il divario tra Nord e Sud. La Sicilia non può perdere quest’opportunità ed è per questo che Forza Italia giovani sarà presente in maniera massiccia al flash mob a Messina. Chiederemo a gran voce di destinare parte delle risorse europee alle infrastrutture siciliane” sostiene Andrea Mineo, coordinatore regionale di Forza Italia giovani, annunciando la partecipazione dei giovani azzurri al flash mob in programma venerdì, alle 10, a Messina per il Ponte sullo Stretto e le infrastrutture.

“Il sistema viario siciliano, soprattutto nelle aree interne, è in pessime condizioni. La questione dei collegamenti deve diventare la priorità nell’agenda politica nazionale e regionale – prosegue Mineo -. La realizzazione del Ponte sullo Stretto ci ha sempre visti in prima fila, ma la Sicilia ha bisogno anche di strade statali e provinciali, requisito indispensabile per parlare di sviluppo, servizi e attività imprenditoriali”.

Infine, “i nostri rappresentanti conoscono i problemi dei territori e saranno a Messina per richiamare l’attenzione dell’Anas che ha dimenticato la Sicilia. Ci auguriamo che, anche grazie al monitoraggio avviato dal governo regionale, l’Anas faccia ripartire i lavori ancora sospesi in vari cantieri”, ha concluso Mineo.

Fin qui è la posizione nota del centrodestra. Ma in piazza ci sarà anche la Cisl che ha ‘prodotto’ alcuni degli esponenti della deputazione Pd degli ultimi anni “L’iniziativa di venerdì è una battaglia della comunità messinese. Non bisogna dargli alcun colore politico altrimenti si rischia di perdere di vista qual è il vero obiettivo, ovvero quello delle infrastrutture” sostiene il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi che ha dato l’adesione del sindacato all’iniziativa organizzata da Rete Civica.

“Un territorio infrastrutturato dà opportunità, crea sviluppo ed occasioni di industrializzazione grazie alla moderna tecnologia ed ai nuovi impatti ambientali che coniugano salute e sicurezza – ha aggiunto – Non possiamo continuare a raccontare di giovani che vanno via, non possiamo permetterci di continuare a lamentarci per il mantenimento dei posti di lavoro e per le difficoltà della produzione industriale e commerciale. Dobbiamo dare alle imprese le condizioni strutturali per continuare ad operare sul territorio, così da fare ritornare chi è stato costretto ad andare via evitando la desertificazione sociale e il grido di lamento delle persone, diventato a queste latitudini, quasi una parte inscindibile del dna”.

Alibrandi si è rivolto anche ai rappresentanti politici che parteciperanno all’iniziativa. “Spero in una presa di coscienza di tutti i parlamentari siciliani e nazionali per tutelare il territorio. Diventi, questa, una iniziativa della città, non una campagna di partito o di orientamento politico. Il Ponte sullo Stretto non è il tema principale dell’iniziativa ma, sia chiaro, che sul Ponte non ci può essere divisione. È un’opera che serve, la continuità territoriale stabile è una condizione basilare per rilanciare l’economia sul territorio. Non possiamo assistere a tanti annunci ed a nessuna opera realizzata. Le risorse ci sono, mettiamo da parte le lamentele e proviamo a stare tutti insieme per il bene del territorio. Si deve creare una comunità vera”.

Dunque non solo Ponte ma infrastrutture. Nello stesso giorno il caso vuole che il Vice Ministro Cancelleri inauguri, dalla parte opposta della Sicilia, il viadotto Himera, simbolo della Sicilia rimasta spaccata in due per 5 anni e mezzo. Proprio i 5 stelle sono la forza politica di governo che al suo interno ha una frangia fortemente anti ponte che porta come motivazione principale la contrarietà di siciliani e calabresi

E  nei giorni scorsi è arrivata anche la proposta che potrebbe ‘tagliare la testa al toro’ sottraendo al duello politico ideologico il tema ovvero il ricorso ad un referendum che dica definitivamente sì o no al Ponte. Una idea lanciata da Sicilia Nazione e trasformata in disegno di legge da Diventerà Bellissima. Insomma finalmente potrebbero essere i siciliani a dire davvero come la pensano a prescindere dal colore politico

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