Gli studenti disabili palermitani delle scuole elementari e medie non hanno nessuno che possa assisterli durante le ore di lezione. Eppure, avere un assistente personale, sarebbe, e il condizionale è d’obbligo, un loro diritto.
Il servizio per i bambini diversamente abili e autistici sarebbe dovuto partire il 3 ottobre ma gli assistenti non sono potuti entrare in aula.
In pratica, il servizio è stato sospeso in quasi tutte le scuole per via di un ricorso presentato da alcuni assistenti lo scorso anno per contestare l’impossibilità di poter organizzare il calendario delle loro presenze in classe seguendo le esigenze degli alunni.
L’orario delle attività degli assistenti viene stabilito dalle scuole, ma spesso, le esigenze dei ragazzi, non vengono tenute in considerazione prioritaria, come invece dovrebbe essere.
Gli assistenti inoltre, contestano, come invece gli era stato promesso, la loro mancata stabilizzazione e da anni attendono la trasformazione del loro contratto di lavoro da tempo determinato a indeterminato.
“Per via di questo ricorso – raccontano i lavoratori a Repubblica Palermo – il Comune ha deciso di sospendere il servizio e i dirigenti non ci hanno fatto firmare il contratto. Adesso potremmo avere dei problemi. Per esempio potrebbe risultare che oggi noi non ci siamo presentati o il Comune potrebbe decidere di affidare il servizio a delle cooperative”.
Per le scuole superiori, la situazione non è migliore, Scadrà infatti il 15 ottobre il contratto dell’ex provincia con gli assistenti che non sanno se le loro cooperative avranno una proroga o il servizio verrà affidato ad altri.
“Ma il problema più grave – sottolineano ancora gli assistenti, è un altro: con una modifica al regolamento delle lezioni, i ragazzi diversamente abili che si assenteranno per qualche giorno non potranno più recuperare le ore perdute. Non si tiene conto del fatto che molti di loro spesso mancano da scuola per poter sottoporsi a visite specialistiche – concludono – Inoltre da quest’anno chi dovrà seguire un ragazzino autistico dovrà conseguire delle certificazioni adatte, ma che dovranno essere ottenute privatamente. Senza quei titoli non si potrà lavorare”.
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