Nonostante la scuola sia iniziata da due settimane, loro sono costretti a restare a casa rinunciando, pur non volendo, al diritto all’istruzione.
Sono gli studenti disabili senza i servizi di assistenza che andrebbero loro garantiti prima e durante lo svolgimento delle lezioni, come il trasporto a scuola.

Servizi che dovrebbero essere erogati dal Comune o dalla Città Metropolitana e che stentano ancora a partire per mancanza di fondi.

Sulla vicenda interviene il Comitato Siamo HAndicappati No Cretini, con questa nota che riportiamo integralmente:

“INTERROMPETE PER DAVVERO. Appello ai docenti! #Interrompetelelezioni
Non garantire il diritto allo studio significa andare contro il principio di non discriminazione e andare contro l’art 3 della costituzione. Non è una provocazione chiedere di sospendere le lezioni per tutti, ma un ATTO DI ONESTÀ INTELLETTUALE, DI GIUSTIZIA, DI CORAGGIO. SIGNIFICA DARE UN SEGNALE FORTE A TUTTI GLI ALUNNI.
Se i dirigenti non hanno il coraggio di agire, SIANO I DOCENTI A SCIOPERARE! Dovete fare qualcosa, non potete guardare in faccia queste ingiustizia e non scuotere le coscienze. SIETE INSEGNANTI PRIMA CHE IMPIEGATI PUBBLICI. COSA VOLETE DARE AI VOSTRI STUDENTI OLTRE CHE NOZIONI?
Alle Associazioni studentesche: questi sono i momenti per battersi. La cultura dell’inclusione parte da voi!
È il momento di agire! Non potete continuare a tacere”.

“Buongiorno a tutti. Inizia oggi il secondo giorno di sciopero della fame in difesa del diritto allo studio degli alunni con disabilità siciliani. Abbiamo fatto questa scelta dopo un lungo ragionamento e a seguito delle tante segnalazioni di genitori, famiglie e alunni con disabilità stanchi, ma che hanno scelto di non stare a guardare”.

Recita così un post su Facebook, pubblicato nelle scorse ore da Antonio Costanza, presidente di Anffas Palermo e vicepresidente di Anffas Sicilia (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale), che giovedì 27 ha iniziato uno sciopero della fame a oltranza per protestare contro l’assoluta carenza dei servizi scolastici resi alle persone con disabilità.

“Quella dello sciopero della fame – scrive – è un’esperienza dura e complessa. Non avremmo mai avremmo immaginato però il sostegno e la vicinanza ricevute ieri. Grazie a tutti! Genitori, alunni, amici, insegnanti che probabilmente neanche ci conoscevano. Questo ci spinge ad andare avanti determinati e con meno fatica”.

“Vorrei di cuore rassicurare tutti – aggiunge Antonio Costanza – questo non è un attacco istituzionale ma una battaglia culturale in difesa dei diritti, in continuità con le azioni di protesta messe in campo negli anni passati da Anffas Palermo, per ribadire con fermezza che gli alunni con disabilità non sono alunni di serie B e devono cominciare la scuola, con i giusti supporti e sostegni, già dal primo giorno, come i loro compagni.

Infine, il presidente di Anffas Palermo conclude: “Ai rappresentanti degli studenti che mi hanno contattato vorrei ribadire che è questo il momento giusto per farsi sentire, nell’ambito delle autorizzazioni che potete esercitare. Alle scuole, di cui conosciamo bene le fatiche e le difficoltà che affrontate tutti i giorni, chiediamo di farsi sentire di più. Alle Istituzioni, a più livelli, e loro tecnici, chiediamo di farci sapere quando i servizi partiranno e cosa state facendo per scongiurare che ci sia continuità e che il problema l’anno prossimo finalmente non si ripresenti. Solo allora interromperemo la protesta”.