Gli studenti disabili siciliani sono costretti da oltre un mese a non andare a scuola perché senza assistenza igienico-personale e servizio di trasporto e il sindaco metropolitano Leoluca Orlando scrive al presidente della Regione Rosario Crocetta e all’assessore regionale delle Politiche sociali, Gianluca Micciché.
La situazione è esplosiva in tutta la Sicilia perché da marzo i servizi di assistenza agli studenti disabili si fermeranno in tutte le città siciliane, coma ha dichiarato più volte l’assessorato regionale alle Politiche sociali, per mancanza di risorse e 2000 operatori saranno di nuovo tutti senza lavoro.
Orlando sollecita “l’assunzione di responsabilità da parte del governo di Palazzo d’Orleans per i servizi agli studenti con disabilità che frequentano gli istituti superiori. E ricorda inoltre che una recente legge regionale ha trasferito proprio alla Regione le competenze per l’organizzazione di tali servizi, ma di fatto non è stato compiuto alcun atto concreto, determinando la paralisi. Il sindaco metropolitano di Palermo sottolinea inoltre che nell’ultimo quadrimestre del 2016 la Città metropolitana ha garantito lo svolgimento dei servizi, senza per altro aver un rimborso da parte della regione.
“Oggi – afferma Orlando – con la nuova normativa, le città metropolitane, come i liberi consorzi, cui per altro la lettera è inviata per conoscenza, si trovano con le mani legate, in una situazione resa ancora più grave dal fatto che fra poco scadrà il periodo di esercizio provvisorio del bilancio regionale”.
Per Orlando “è quindi urgente che la Regione avvii un confronto perché non si interrompano servizi essenziali a garantire il diritto allo studio. In questo senso credo necessario che la competente commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana convochi il Governo, le città metropolitane e i consorzi perché si trova una soluzione urgente.”
Intanto però, a causa delle lungaggini burocratiche della Città metropolitana di Palermo, la gara per reintegrare gli assistenti igienico-personale rimasti fuori a seguito del ritiro della cooperativa sociale Medicare, che assicurava i servizi in diverse scuole di Palermo e provincia, rischia di slittare a fine febbraio: Quando finirà la proroga prevista del servizio e si dovranno, ancora una volta, cercare nuove risorse.
“Oltre al gravissimo danno la beffa, – dichiara il sindacato Slai Cobas di Palermo – con gli studenti fuori a questo punto per due mesi dalla frequenza scolastica anche a causa del mancato avvio del trasporto. tutto questo e’ inaudito, è contro ogni principio costituzionale. Questa è una situazione inconcepibile che attacca pesantemente studenti, famiglie e lavoratori e chi dovrà pagare la pagherà. Volete la guerra? Ve la faremo”.
Commenta con Facebook