Ilaria e Sara erano due donne libere che rivendicavano la facoltà di scegliere. Oggi, 4 aprile, ReAzione Giurisprudenza ha voluto dare voce a coloro che di voce non hanno più. Un centinaio di studenti si sono radunati a piazza Pretoria a Palermo per lanciare un grido di allarme.
“Chiediamo che lo Stato intervenga – ha dichiarato Anna Galioto, componente ReAzione Giurisprudenza – che sia presente, che faccia qualcosa e che lo faccia subito partendo dalle basi. Iniziamo dalle scuole, dobbiamo rieducare i giovani partendo dai valori fondamentali. Non possiamo ancora vivere in una società patriarcale. Bisogna cambiare tutto dalle basi attraverso l’educazione affettiva ma anche raccontando la storia delle donne documentando il percorso di emancipazione e la ribellione a tutte le forme di oppressione”.
ReAzione Giurisprudenza scende in piazza
Numerosi sono stati gli interventi nel corso della manifestazione volti suscitare una riflessione su una scia di sangue che sembra inarrestabile.
“Abbiamo sottovalutato la forza di un patriarcato che dura da millenni e continua a trasmettere l’idea che la donna è oggetto del controllo maschile – Daniela Dioguardi, responsabile Biblioteca delle donne UdiPalermo – dobbiamo essere consapevoli di avere davanti un problema complesso: tutta la comunità deve farsi carico di questa situazione e veicolare un messaggio di rispetto della differenza di genere. La scuola può avere un ruolo privilegiato ma non aggiungendo discipline, bensì con un occhio critico nei confronti di tutto il patrimonio culturale androcentrico che si continua a trasmettere. La situazione rispetto a prima è un po’ cambiata, perché ci sono alcuni uomini che hanno iniziato a mettersi in discussione facendo rete nelle associazioni, ma c’è ancora molta resistenza maschile nel fingere di non capire o di non essere coinvolti in questo problema”.
Laurea alla memoria per Sara Campanella
L’Università di Messina conferirà una laurea alla memoria a Sara Campanella, la studentessa vittima di femminicidio. Lo ha annunciato la rettrice Giovanna Spatari, che ha mantenuto la promessa fatta alla madre della giovane. “Come istituzione accademica, il nostro compito è sensibilizzare i ragazzi sui pericoli e incoraggiarli a denunciarli tempestivamente”, ha dichiarato la rettrice.
Per onorare la memoria della studentessa ieri sera, 3 aprile, in migliaia hanno partecipato commossi alla fiaccolata partita dal cortile del Rettorato dell’Università di Messina: “Voglio ringraziare tutti i presenti. Dico grazie a nome di Sara – ha detto mamma Cettina, intervenendo commossa alla manifestazione – Sara è con noi. Ringrazio tutti gli studenti, tutti i ragazzi che hanno dato voce a mia figlia”.
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