Sabato sera il concerto sold out al Teatro Massimo con il pubblico in tripudio, gli applausi interminabili, i due bis, la standing ovation. Ieri l’incontro emozionante con gli studenti del Conservatorio Bellini di Palermo sulla musica intesa come ragione di vita e tensione verso l’assoluto. Si è conclusa così la due giorni a Palermo di Maurizio Pollini, il pianista la cui storia di uomo e di artista è riconosciuta in tutto il mondo, applaudita dal pubblico e dalla critica di ogni latitudine e di più generazione.
Il concerto, organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica, è stato tutto dedicato a Fryderyk Chopin, tra notturni, ballate, mazurche, sonate: un viaggio intorno al grande compositore polacco di cui Pollini è considerato uno dei massimi interpreti viventi. Vicino a lui, sul palcoscenico del Teatro Massimo, un centinaio di ospiti di due quartieri disagiati di Palermo: lo Zen e l’Albergheria. In palco reale, tra le autorità presenti, anche il palermitano Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato.
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