- Sushi senza etichette e non tracciabile sotto sequestro
- Un controllo ad Altavilla Milicia ha allertato le fiamme gialle di Termini Imerese
- Un ristorante palermitano riforniva di sushi gli acquirenti della provincia
Sushi finito prima di cena. Per una sera sono rimasti senza la cena a base di sushi. I militari del gruppo Guardia di Finanza di Termini Imerese, nell’ambito dei controlli in materia di commercio e sicurezza alimentare hanno effettuato il sequestro di 632 pezzi di sushi oltre a numerose vaschette contenenti le salse da abbinare.
In particolare, le Fiamme Gialle termitane hanno fermato, in località Altavilla Milicia, un’autovettura proveniente da Palermo che trasportava numerose confezioni di tipo sushi di un ristorante del capoluogo e destinate ad acquirenti residenti nei comuni di Casteldaccia, Altavilla Milicia, Trabia e Termini Imerese.
All’atto del controllo il conducente non era in grado di esibire la documentazione attestante l’etichettatura e la tracciabilità del prodotto ittico; inoltre i Finanzieri constatavano che il mezzo adibito a trasporto era sprovvisto delle previste certificazioni di legge in violazione alle norme igienico-sanitarie previste per il trasporto degli alimenti.
La normativa vigente, infatti, nel caso di alimenti che richiedono refrigerazione, prevede che il trasporto venga effettuato in casse coibentate con piastre eutettiche congelate al fine di mantenere la catena del freddo.
Le violazioni accertate nel corso del controllo hanno consentito di segnalare il conducente all’Autorità marittima competente ai sensi del D.Lgs 4/2012 (Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacultura) che prevede, oltre al sequestro del prodotto, una sanzione pecuniaria che va da un minimo di €. 750 a un massimo di €. 4.500 nonché alla competente ASP per violazione della direttiva europea relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare (D.Lgs. n. 193/2007 meglio nota come direttiva HACCP) che prevede una sanzione pecuniaria che va da un minimo di €. 500 a un massimo di €. 3.000.
Il prodotto sequestrato (632 pezzi in confezioni) all’esito dell’ispezione da parte dei funzionari della competente autorità sanitaria, è stato dichiarato non idoneo al consumo e conferito presso una discarica autorizzata per la distruzione.
Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana, per assicurare il rispetto delle misure di sicurezza adottate dall’Autorità governativa nel periodo di emergenza epidemiologica e garantire la legalità nelle fasi della commercializzazione al dettaglio, soprattutto di generi alimentari, con lo scopo di tutelare la salute dei consumatori e nel contempo salvaguardare i venditori provvisti delle prescritte autorizzazioni che operano in maniera lecita.
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