La polizia di Stato ha sventato un furto con spaccata in un negozio di abbigliamento in via Francesco Lo Jacono a Palermo. Arrestati due palermitani di 37 e 53 anni e recuperata la refurtiva. Nel corso dei controlli gli agenti hanno notato i due uomini nei pressi della vetrina con un asta di legno. E’ bastato poco per capire che i due avessero compiuto un furto. L’asta faceva parte della vetrina poco prima mandata in frantumi. Sotto la sella trovati diversi capi di abbigliamento appena presi. I due sono stati arrestati e uno di loro aveva già la misura cautelare di obbligo di dimora a Palermo. Aveva la misura cautelare del divieto di allontanarsi dal proprio domicilio nelle ore serali e notturne.

Le false generalità

Plausibilmente per evitare che emergesse tale violazione, il cittadino palermitano aveva declinato agli agenti delle false generalità sulla sua identità. Ma il maldestro tentativo sarebbe stato facilmente smentito dalla consultazione delle banche dati di polizia. Per questo motivo, uno dei due palermitani dovrà rispondere anche del reato di attestazione di false generalità. Entrambi risponderanno invece dei reati di furto e possesso ingiustificato di chiavi alterate e strumenti atti allo scasso.

Altro arresto in questi giorni

Un altro arresto si è concretizzato in questi giorni nei confronti di un uomo che sarebbe stato il terrore degli esercizi commerciali e soprattutto delle loro vetrine. E’ accusato di 15 furti in altrettanti negozi con il metodo della spaccata, quello che ormai va sotto il nome di ‘spacca vetrine’. Tanti sono i colpi attribuitigli messi a segno in questi mesi nei negozi di Palermo e provincia mandando in frantumi le vetrine e le porte d’ingresso, creando grande danno oltre a quello causato dal furto stesso. Nei confronti di A.G.A di 32 anni sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelari, due dal gip di Palermo e una dal giudice di Termini Imerese. L’uomo è indagato per il reato di furto e tentato furto aggravato, più volte reiterato. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile e dal commissariato Porta Nuova e dal commissariato di Bagheria.

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