• Domani il secondo bando pubblico
  • Iniziativa a sostegno di interventi per la strategia dello sviluppo locale partecipativo
  • Le domande potranno essere inviate dal 31 maggio al 30 luglio

Sarà pubblicato domani il secondo bando pubblico riservato ai Gal siciliani per presentare le domande di sostegno relative ai progetti “a regia Gal” inseriti nei piani di azione locale. A darne notizia l’assessore regionale all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea Toni Scilla.

Il bando fa riferimento alla Sottomisura 19.2 – Sostegno all’esecuzione degli interventi nell’ambito della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo.

Le parole dell’assessore Scilla

“Si tratta di azioni che hanno ricadute dirette sui territori e sulle popolazioni rurali con l’obiettivo di incidere sull’occupazione e sull’economia dei settori di maggiore interesse territoriale inseriti all’interno delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo di ogni Gal – ha detto Scilla -. Il Governo Musumeci persegue così nell’intento di portare avanti le opportune strategie di supporto per un concreto rilancio dei territori”.

Annunciati anche i termini per l’invio delle domande che potranno essere presentate dal 31 maggio e fino al 30 luglio prossimi.

Intanto sei regioni contestano il Feasr

La battaglia sul Feasr, il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, ha lasciato nei giorni scorsi  il confronto istituzionale per diventare anche questione politica nazionale. L’ipotesi di una revisione dei criteri di ripartizione, con lo stravolgimento dei parametri della storicità della spesa, incontra, infatti, la ferma opposizione delle regioni del Sud. Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, cui si è aggiunta anche l’Umbria, sono impegnate a sostenere le ragioni di un passaggio graduale che non intacchi le finalità proprie del Feasr: “colmare il divario tra le aree più ricche ed evolute e quelle più povere e marginali“.

Una posizione espressa da Regioni che, da sole, rappresentano il 60% delle aree italiane interessate dal Psr e che, nelle ultime settimane, ha trovato conforto anche nelle comunicazioni della Commissione Europea.