I tagli agli ospedali siciliani ci sono. “Il documento che prevede li prevede esiste e il governo regionale adesso non può far finta che non sia vero come sta facendo”.

Lo sostengono dal sindacato Cimo nel pubblicare, sui social network, quelle che indicano come ‘le prove delle menzogne, politiche, del governo regionale’. Il documento del Ministero è datato giugno 2016 e proverebbe il fatto che gli ospedali siciliani saranno costretti a dichiarare esuberi.

“Il piano di tagli agli ospedali esiste ed è stato inviato al Ministero che l’ha perfino approvato – scrivono – dunque quelle di Crocetta e dell’intera giunta sono bugie perché hanno dichiarato con certezza l’inesistenza di documenti inviati a Roma”.

Ma il sindacato autonomo non se la prende con l’assessore Gucciardi (che proprio oggi ha parlato a Blogsicilia rilasciando la prima intervista dall’esplosione di questa ‘grana’) “Il piano è stato redatto in assessorato da una bjurocrazia incapace ed inadeguata a cui l’assessore Gucciardi ha consegnato le chiavi dell’assessorato. Il Ministero si è limitato – continua il lungo post – a verificare che la Regione avesse proceduto alla classificazione degli ospedali come richiesto dal DM 70 (decreto Balduzzi ndr). La suddivisione dei posti letto è tutta frutto delle scelte assessoriali”

Ma dal sindacato denunciano anche il giallo di 60 posti letto spariti “Previsti 260 posti letto per acuti e 1460 per post acuti. Ne mancano 60. Dove sono finiti? Alle strutture private?”

“Nessuno dice una parola sul fatto che alla rete ospedaliera regionale – aggiunge parlando a BlogSicilia Angelo Collodoro – partecipano anche i posti letto delle case di cura private. Non una parola, non un documento sulle case di cura ad oggi è noto. È  un fatto  che i medici dei Pronto Soccorso si trovano spesso ad inviare, presso le cliniche private,  pazienti per i quali non c’è posto  in ospedale e si confrontano con diniego d’accettazione  perché le cliniche private non vogliono “rogne”, non vogliono casi d’emergenza-urgenza preferendo  casi clinici selezionati”.

“Insomma il principio di sussidiarietà  nel sistema sanitario viene vanificato. Ed allora una volta per tutte  va chiarito – conclude –  il ruolo delle cliniche private  all’interno del sistema sanitario  regionale. Che succede ai posti letto della cliniche private che fanno comunque massa numerica nel conteggio regionale finale dei posti letto? Una cappa oscura nasconde la questione.

 

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